«Ho nostalgia del mio lavoro. Le mie mani dicono tutto quello che ho fatto. Mi chiamo Gianfranco Rota e dalle scuole elementari ho iniziato a fare il panettiere». Ecco chi ha creato il mondo dei panifici Rota di Bergamo. Un uomo che racconta una storia di fatiche e di idee, ma anche di amore: «Mia moglie ha rinunciato a fare la maestra per seguire me, il suo fidanzato. Lei è la cosa più bella. Sono innamorato dal primo giorno che l’ho conosciuta».
Dalla guerra al campo di concentramento fino al lavoro di panettiere: «Ho sempre avuto la passione di toccare e lavorare la farina» racconta. E un segreto tutto gustoso: «Il pane più buono? La Mantovanina». E il pane continua a sognarselo.