Donna, mamma, nonna, ma soprattutto imprenditrice, consigliere delegato dell’azienda di famiglia, la nota Foppapedretti di Grumello del Monte. Pinangela Foppa Pedretti si racconta a «L’Eco di Bergamo Incontra» e soprattutto raccontata di papà Ezio: «Ha iniziato giovanissimo, subito dopo la guerra, nel 1945: iniziò a lavorare il legno, data la sua grande passione per questo materiale: partì utilizzando addirittura gli scarti di un laboratorio di suo zio che produceva manici per ombrelli». Poi a 18 anni il coinvolgimento dei fratelli. Da cosa iniziò? I giocattoli. E soprattutto dalle mitiche «cucine americane». E Pinangela bambina se le ricorda: «Non potevamo toccarle. A me e alle mie sorelle ripeteva sempre la stessa frase: “Guardare ma non toccare” - ricorda -. Qualche anno fa a un mercatino di antiquariato ne ho trovata una e l’ho comprata a un prezzo carissimo: la tengo come la cosa più preziosa». Dai giocattoli la storia di Foppapedretti si è evoluta e ampliata, puntando sul mondo dei bambini e della casa. «Sono legatissima al settore del bambino, e in particolare penso alla linea Technology. Abbiamo sempre creduto sul bisogno di sicurezza e affidabilità parlando di infanzia». Donna e imprenditrice? «Sicuramente la vita è più difficile di un uomo. Però noi siamo più divertenti. E tenaci: andiamo a fondo del problema».