«La prima volta a Bergamo ero ragazzina: con mia mamma venivo spesso perchè avevamo trovato un medico per curare la mia allergia. Ero già rimasta molto colpita dalla città, ma la prima volta a Bergamo che mi è rimasta nel cuore è stato il primo appuntamento con Giorgio: a San Vigilio per un aperitivo». Cristina Parodi racconta la sua Bergamo, lei che è la first lady, «adottata» dalla città: «Vivevo a Milano, poi a Roma per il telegiornale, ma io e Giorgio volevamo stare in una città più piccola e ci è venuto naturale vivere qui e cercare casa qui». A Bergamo ora ci vive solo nel weekend: «Fino a giovedì sono a Roma per La Vita in Diretta, poi venerdì sono con la puntata a Milano. Sabato e domenica mi godo Bergamo, la famiglia e gli amici». Con un finesettimana all’insegna della normalità: «Di solito cena o cinema, la domenica più in famiglia e a nanna presto perchè lunedì mattina di riparte». Tra i luoghi più amati «Il Caffè Cavour, era l’abitudine da mamma quando avevo i bambini a scuola in Città Alta ed è lì che ancora oggi ho appuntamento con le amiche».
I bergamaschi? «Educati e riservati; è bello incrociare le scolaresche che mi chiedono le foto e gli autografi e poi è tutto molto garbato, con le signore mie telespettatrici che parlano con me di moda». E un dibattito con il marito? «Città bassa è troppo spenta: dopo il teatro, ancora troppe luci spente». Ma si sente sicura? «Non mi è mai capitato di non esserlo, però ho amiche che mi hanno detto di avere avuto una sensazione di paura». E tra vent’anni? «Mi vedo a Bergamo, è ormai la mia città - aggiunge -. E poi in giro per il mondo: il viaggio resta la mia passione». Con un progetto futuro: «Perchè no, lavorare con mia sorella Benedetta».