Un Lampo su Rio. Usain Bolt accende la folla carioca per il resto tiepida con l’atletica, ma quando c’è lui le cose cambiano e il pubblico impazzisce nemmeno fosse Neymar. “Bolt uno di noi” c’era scritto su un paio di striscioni esposti all’Engenhao, e da queste parti vuol dire molto se non è riferito a un calciatore o una star della musica. La vittoria sui 100 proietta Bolt nel Pantheon dello sport, ma non c’è tempo per festeggiare. Usain ha centrato la tripletta olimpica nei 100, già impresa da record, ma non gli basta: ora ci sono i 200 metri, poi la staffetta. E proprio nella batteria dei 200, come al solito, passeggia in vista della finale.