Il sindaco Gori a Bucha per toccare con mano le possibili collaborazioni tra le due città e aiutare la cittadina ucraina a ripartire dopo la tragedia della guerra, riaccendendo quelli che sono alcuni degli aspetti più importanti della vita civile, a partire dai servizi per l’infanzia: il primo cittadino ha raggiunto Bucha e ha incontrato il sindaco della città ucraina Fedoruk, con il quale ha potuto visitare la città devastata dalla prima fase del conflitto con la Russia.
Gori ha visitato «l’asilo arcobaleno», che ha dato rifugio per oltre due settimane a oltre 50 bambini e 200 adulti durante gli attacchi alla città. Gori, accompagnato da Maurizio Carrara, presidente onorario di Cesvi, e dal sindaco di Bucha Fedoruk, ha anche visitato la chiesa di Sant’Andrea Apostolo: tra la chiesa e il giardino circostante sono state sepolte gran parte delle 460 vittime civili di Bucha e, solo lo scorso 11 marzo, nel terreno intorno alla chiesa sono stati inumati i corpi di 116 persone, tra i quali 30 donne e 2 bambini. I corpi sono stati riesumati dopo la riconquista della città da parte dell’esercito ucraino, sono stati restituiti alle famiglie, sono stati celebrati funerali e i corpi hanno trovato poi degna sepoltura nel cimitero locale: una mostra fotografica all’interno degli spazi della chiesa testimonia l’orrore di Bucha.