«Cari bergamaschi visitate le due sedi dell’Orto botanico con occhi nuovi: adottate la pazienza e l’attenzione nei confronti di organismi che non siamo noi esseri umani» dice Gabriele Rinaldi, direttore dell ’ Orto botanico «Lorenzo Rota» di Bergamo . Appassionato di letture e di viaggi, il suo è un impegno compreso tra la burocrazia museale e la promozione della scoperta del regno vegetale tra persone di tutte le età.
« Vorrei far capire, attraverso l’Orto botanico, l’importanza delle piante» racconta. «Le piante comunicano molte cose: ci raccontano prima di tutto che cosa sia l’armonia tra le parti, sono compagne silenziose dei nostri pensieri e dei nostri passi . Ti mettono in pace con te stesso e in relazione con quello che ci sta intorno».
E le sedi dell’Orto botanico sono davvero tutte da scoprire: in Colle Aperto è possibile scoprire le specie più disparate e ammirare una vista spettacolare che corre dallo skyline di Città Alta fino al Monte Resegone mentre ad Astino si rivela la valle della biodiversità che affaccia su una cultura millenaria e medievale.