Dieci anni senza Giacinto Facchetti. Bergamasco di Treviglio, ha iniziato la sua carriera nella Trevigliese per approdare poi a Milano diventando il calciatore simbolo della “Grande Inter” con cui ha vinto la Coppa dei campioni nel 1964 e nel 1965, e gli scudetti nel 1963, 1965, 1966 e 1971. E’ stato il primo terzino moderno della storia del calcio, cioè capace di correre sulla fascia, saltare gli avversari e crossare con precisione al centro dell’area. In onore di Giacinto Facchetti l’Inter ha deciso di ritirare la maglia numero 3. Alla sua memoria, la Lega Nazionale Professionisti ha intitolato il Campionato Primavera “Trofeo Giacinto Facchetti”, e La Gazzetta dello Sport ha istituito il premio “Il bello del calcio”, per promuovere e premiare i comportamenti in campo all’insegna della correttezza.