Favignana, l’isola farfalla
mare turchese e cave di tufo

I fenici la chiamavano Katria, i latini Egate, i greci Aegusa (l’isola delle capre) per la quantità di capre selvatiche che pascolavano nell’isola.

Ma, oltre alle capre, c’erano altri animali selvatici: conigli, maiali e asini. Una leggenda racconta che Aegusa era una ninfa che abitava nell’isola. Il nome attuale di Favignana risale al medioevo e sembra derivare dal nome di un vento caldo proveniente da ovest, il Favonio. A Favignana, soprattutto nel tratto di mare tra Punta Marsala e Marsala, all’alba, sono sempre esistiti i Farfallicchi (paragonabile al fenomeno di fata Morgana). Sin dall’antichità molti hanno detto che si possono vedere : uomini, barche, animali, ecc. Favignana ha una forma di farfalla adagiata sul mare, romantica definizione che le diede il pittore Salvatore Fiume negli anni ‘70.

L’isola è famosa per il suo mare turchese e le sue cave di tufo pregiato; per le sue tonnare e per il palazzo Florio; per il castello di Santa Caterina, di cui molti patrioti del Risorgimento conobbero le umide segrete. Da visitare il parco archeologico nella zona di San Nicola e il piccolo Museo archeologico che raccoglie antichi reperti locali.

Favignana dista 9 miglia da Trapani (voli Ryanair da Orio al Serio) e 7 da Marsala.

CAVE BIANCHE HOTEL
Dal cuore della calcarenite nasce il Cave Bianche Hotel, testimonianza autentica della cultura isolana e voce di un nuovo concetto di architettura che fa dell’eco-design la sua ispirazione. Nei suoi spazi tutto è sorpresa e suggestione, ricerca e sperimentazione. A dare vita alla struttura è una sequenza di volumi ricavati dalla pietra e separati da tagli verticali, in cui la luce filtra potente, e inseriti in un mosaico di giardini ipogei dove la macchia mediterranea è la sola protagonista.

L’hotel è un eco-spazio dove ritrovare la pace interiore e recuperare il piacere semplice, autentico, istintivo di prendersi cura di sé in piena armonia con l’ambiente. Concedersi un’esperienza rigenerante nel segno della distensione e della riscoperta dell’ozio creativo non è mai stato così semplice. Nelle 39 stanze (Family room, Superior, Comfort e Standard) la pietra sembra animarsi sino ad avvolgere l’ospite in un abbraccio confortante nel segno della rilassatezza.

Pietra e natura, cava e giardini: binomi che trovano la loro quadratura al Cave Bianche Hotel. A mitigare l’asprezza dell’habitat definito dalla calcarenite è un rigoglioso giardino ipogeo, risultato di un complesso integrato di spazi naturali e spazi artificiali riconducibili alla presenza armonica di piante di limoni, aranci, oleandri, melograni fichi, agavi ed erbe aromatiche che spuntano negli anfratti più nascosti. Avvolta dall’abbraccio della pietra ed immersa nella macchia mediterranea è la piscina dall’area solarium naturalmente ombreggiata da collane di piante che si rincorrono su prati inglesi perfettamente curati.

Info www.cavebianchehotel.it/

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