Borgoinfesta, comincia
la calda estate in Salento

Si è appena conclusa, con la grande novità della rassegna cinematografica OFF, la 14esima edizione del festival Borgoinfesta a Borgagne, una manciata di chilometri da Otranto, che apre ufficialmente la grande estate salentina. Località meravigliose, ricche di cultura e baciate dal sole, che ogni anno vengono prese d’assalto dai turisti bergamaschi. Basta infatti poco per approdare qui: un volo da Orio a Brindisi e qualche manciata di chilometri per trovarvi nel cuore del Salento, dove la natura e l’uomo sono ancora in simbiosi e la poesia del mare e della terra s’incrociano con un’ospitalità rara.

In questo contesto si è sviluppata la prima edizione di Off, Ortometraggi Film Festival, che ha trasferito i valori della sostenibilità ambientale e dell’equilibrio tra natura e società anche su pellicola grazie a cortometraggi che hanno raccontato un approccio culturale e colturale differente dando spazio a tanti registi e videomaker e ai loro interessanti lavori.

Una giuria di livello, formata da Marco Giusti, critico cinematografico e autore tv, Umberto Ferrari, critico cinematografico, Salvatore Aloise, giornalista di Le Monde, Franco Ungaro, direttore AMA, Peppino Ciraci, producer, Gianluigi De Stefano, giornalista e autore tv e Lorenzo Pavolini, scrittore e redattore della rivista “Nuovi Argomenti”, ha valutato le opere in gara e ha decretato i vincitori. Il primo posto è stato assegnato al videomaker salentino Christian Manno e al suo “I campi sperimentali di Ercole Maggio”, un documentario che tematizza il ritorno alla terra e alle varietà tradizionali di grano con un linguaggio semplice ma efficace, che tocca le corde delle emozioni.

Oltre alla novità di Off, Borgoinfesta ha presentato anche quest’anno un programma ricco di eventi, culminato ieri con il gran finale affidato all’orchestra sperimentale Unzap Zap Bif Band che, diretta dal maestro Luigi Morleo, ha portato sul palco la voce e il suono del mondo agricolo con strumenti e attrezzi da lavoro a formare un ensemble di musica popolare contadina e, a seguire, al gruppo di virtuosi musicisti provenienti dalla Grecìa Salentina, il progetto Ghetonìa diretto da Roberto Licci, già componente del Canzoniere Grecanico Salentino, nel quale si intersecano i canti e le melodie tra le due sponde dell’Adriatico. Ma le tre giornate di Borgoinfesta hanno visto anche nuovi progetti come quello avviato da Emenél, Moreno Turi, associando la musica trap a quella tradizionale e portando sul palco, durante la prima sera, dei giovani rapper del territorio che si sono “sfidati” sulle basi della musica popolare e progetti già rodati come “La Notte delle 100 Chitarre” a cura di Luca Morino che ha fatto vibrare le vie del piccolo centro storico al suono di chitarre e percussioni.

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