Oggi, il più vasto paese europeo, esteso anche in Asia, è una delle mete turistiche più allettanti per molti motivi. Ricca d'arte e di storia, di tradizioni e di cultura, la Russia è la nazione che porta la non facile eredità dell'Unione Sovietica e che negli ultimi decenni ha subito una radicale trasformazione, da cuore dell'”impero” socialista sovietico, a laboratorio di un nuovo, rampante, capitalismo. è dunque interessante sia per chi l'ha conosciuta in un'altra dimensione politico-sociale, sia per chi si accinge a scoprirla per la prima volta.
Il suo fascino si è sempre incarnato nei contrasti, ed in questo la terra di Tolstoj, Dostoevskij e Cechov, non delude neppure ora. In una metropoli pulsante come Mosca, accanto ai “santuari” storico-architettonici del Cremlino e della Piazza Rossa, la realtà urbanistica è in continuo mutamento; in una fantastica città-museo di ispirazione europea come San Pietroburgo, invece, la bellezza sembra essersi cristallizzata nel tempo. Intorno a queste “stelle”, che richiamano la massa dei turisti, c'è una costellazione di altri centri più o meno grandi, in cui l'autentico, profondo cuore della Russia palpita ancora.
Percorrendo le sterminate distese segnate da fiumi maestosi, laghi, boschi di betulle e conifere, appaiono i monasteri ricchi di spiritualità e gli antichi cremlini, le chiese dalle cupole d'oro e le fascinose residenze nobiliari. Luoghi come Suzdal e Rostov Velikij, Kostroma e Kazan, Novgorod e Pskov, raccontano oggi come ieri una preziosa, articolata geografia dell'anima, non solo russa, ma universale.
In questo periodo dove tutto il mondo si accinge a festeggiare con scambi di regali il parco di Izmailovo, nella zona nord-ovest di Mosca, famoso per il mercato del sabato e della domenica è un'attrazione unica e da non perdere. Fra le betulle sono allineate centinaia di bancarelle, che espongono il meglio dell'artigianato russo ed interessanti oggetti di antiquariato e modernariato. Vi si può acquistare di tutto, dai monili in ambra, alle pietre semipreziose, alle scatolette laccate Palech e Fedoskino, ai vassoi neri, lussureggianti di corolle multicolori. E poi scialli di lana e matrjoske per tutti i gusti, ceramiche bianche e blu di Gzhel e trapunte patchwork.
E' anche famoso per le macchine fotografiche d'epoca e per oggetti d'arte, come stampe e quadri. Insomma, una sorta di bazar orientale, dove contrattare con i venditori e fare buoni affari. Al mercato (in russo “vernissage”) si arriva scendendo alla stazione Izmajlovskij Park con la metropolitana. Un vero Capodanno unico e speciale lo si può programmare con una spesa molto allettante e contenuta che potrebbe non sembrare vera.
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