Porta sulle Langhe, terra di grandi vini e di una cucina stellare, Cherasco è un antico borgo medioevale in provincia di Cuneo, teatro di alcuni degli armistizi più famosi della storia napoleonica e non solo. Quello del 28 aprile 1796 tra Napoleone e Vittorio Amedeo III sancì la tregua della campagna dell'Armata d'Italia, partita da Nizza e approdata sotto le mura di Cherasco al termine di una folgorante sequela di vittorie francesi.
Ma Cherasco è anche la capitale indiscussa, anche se ancora poco nota, delle lumache a cui ogni anno, tra settembre e ottobre, vengono dedicate rassegne e fiere ad hoc con buongustai e turisti a far da cornice alla preparazione dei piatti prima della grande degustazione in piazza. Terzo vanto della cittadina è il cioccolato: i famosi «baci di Cherasco» possono vantare due ingredienti insuperabili, un cacao finissimo e le nocciole delle Langhe. In questa cornice storica e gastronomica, nei giorni scorsi il Club internazionale Il Ghota del gusto, presieduto e diretto dal giornalista Stephan de Cernetic, infaticabile animatore di iniziative che valorizzano il bello e il buono d'Italia e d'Europa, ha premiato il Somaschi Hotel come migliore struttura di charme d'Italia per il 2010.
Ricavato all'interno dell'ex convento dei Padri Somaschi, l'omonimo resort (4 stelle lusso), aperto da appena due mesi ed inaugurato ufficialmente nell'occasione della consegna del premio, può vantarsi della cucina dello chef italo-basco Gonzalo Andres Luzarraga, allievo di Alain Ducasse e regista di una cucina che usa solo materie prime del territorio (siamo nelle Langhe!) impreziosite da un tocco di sperimentazione.
«Cherasco - ha sottolineato Stephan de Cernetic, patron di un gruppo che spazia tra televisioni e riviste specializzate - ha oggi il suo relais di riferimento, un luogo dove il silenzio e un lusso ragionato e mai ostentato la fanno da padroni». Camere e suite sono state arredate con grande attenzione ai tessuti ed agli arredi (tinte tenui in un delicato contrasto con le broaserie dai colori caldi) ma anche alle più moderne tecnologie (tv con Internet, wi-fi, piena interattività con tutti i servizi dell'hotel). Non poteva essere diversamente se le mura e gli spazi (tra cui la cigar rooms e una piccola Spa, oltre alla piscina esterna riscaldata) in cui soggiorni sembrano emanare ancora il calore ed il fascino raccolti di un tempio riportato al suo antico splendore dopo anni di un paziente e riuscito restauro che nulla ha toccato della struttura originaria risalente al XVI secolo.
L'Hotel Somaschi è l'ultima perla del Marachella Group, una società che opera nell'hotellerie, nella ristorazione e nella comunicazione di settore. Sempre in provincia di Cuneo, il gruppo propone anche il BVH Bene Vagienna Hotel, un moderno pensato per una clientela anche business che non vuole rinunciare ai servizi di categoria superiore. La filosofia che ispira i fondatori di questo sodalizio è ben evidenziata anche nel ristorante Marachella che, nel Quadrilatero Romano di Torino, è già diventato un punto di riferimento per una clientela giovane che vuole degustare la cucina cuneese. Ma l'attività non finisce qui: a Pinerolo, tra Cherasco, e il capoluogo del Piemonte, l'indirizzo proposto è quello dell'Hotel Barrage, un altro quattro stelle deluxe ma più di design. Gli si affiancano tre ristoranti e pizzerie. Tornando a Cherasco, la serata inaugurale del Somaschi Hotel ha visto la presenza e celebrato il sodalizio con una delle cantine vinicole più prestigiose della Franciacorta: La Montina di Michele Bozza. Un gemellaggio tra la terra delle Langhe (con i suoi rossi più celebrati, come quelli della casa Conterno) e le colline che si snodano tra il lago d'Iseo e Brescia. Il Ghota del gusto e l'Accademia internazionale indipendente della stampa enogastronomica, hanno reso possibile che queste nozze si potessero celebrare dentro il Somaschi Hotel. Un luogo di silenzio, raffinato ma senza inutili autocompiacimenti.
Daniele Vaninetti
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