Val Seriana, torna il traffico
sulla vecchia provinciale

Torna il traffico sulla vecchia provinciale della Val Seriana che da Comenduno ad Alzano attraversa i centri abitati. Nel frattempo la Provincia si muove per studiare la situazione sulla superstrada Seriate-Nembro-Cene e nella galleria del Montenegrone dopo l’allarme degli autotrasportatori, «ma è escluso l’allargamento della galleria».

Numeri e veicoli erano verticalmente crollati dopo l’inaugurazione, nel 2007, della superstrada che collega Seriate (attraverso la galleria Montenegrone) a Nembro e Cene. A segnalare un aumento del traffico interno è innanzitutto Fabio Terzi, dal 2014 sindaco di Albino. «A partire dallo scorso autunno - spiega Terzi - abbiamo notato un aumento dei transiti, in coincidenza con la ripresa delle scuole e delle attività produttive. È probabile che questo possa derivare dai sempre maggiori intasamenti che si verificano lungo la nuova superstrada. Al mattino i rallentamenti vistosi all’altezza dell’imbocco di Cene invitano molti a deviare verso Comenduno lungo la strada interna. Dobbiamo però considerare anche i nuovi flussi che in questa zona derivano dall’apertura del ponte sul Serio a servizio della Valle del Lujo, avvenuta poco più di un anno fa».

Nel frattempo il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture e Viabilità Pasquale Gandolfi annuncia come la Provincia ha deciso di muoversi dopo che, nei giorni scorsi, la Fai Bergamo (Federazione autotrasportatori italiani) ha sollevato l’attenzione sui problemi di traffico che, negli orari di punta al mattino e alla sera, si formano sulla superstrada Seriate-Nembro-Cene e nella galleria del Montenegrone. Gli uffici di via Tasso effettueranno degli studi sul traffico sull’asse viario della Val Seriana, per verificare se ci sono dei punti che creano delle strozzature e sui quali bisognerà intervenire per rendere più scorrevole la circolazione.

«Daremo il via a breve – dice Gandolfi – a studi sul traffico su tutto l’asse viario della Val Seriana per capire dove è possibile effettuare interventi puntuali. Nessuno, però, pensi ci sia la possibilità di realizzare progetti strutturali di grande portata come, mi è capitato di sentire nei giorni scorsi, l’ampliamento della galleria del Montenegrone».

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