Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 25 Gennaio 2021
Val Seriana, insulti sul web alla Polizia locale
«Non accetteremo più scuse informali»
Nembro, il comandante della Polizia locale Insieme sul Serio: «In questi giorni verranno segnalati all’autorità giudiziaria i nominativi, inoltre ci costituiremo parte civile in tutti i procedimenti penali che verranno instaurati».
Ancora un caso di offese su Facebook ad agenti di polizia locale in provincia di Bergamo, con risvolti penali. Il Corpo di polizia locale Unione Insieme sul Serio, con sede a Nembro, a un anno da un altro episodio simile, è stato preso di mira sui social network da alcuni cittadini e annuncia che non accetterà più scuse informali come era successo in passato. «A distanza di un anno esatto – spiega in un comunicato il comandante Marco Pera – ci ritroviamo a dover perseguire penalmente cittadini che diffamano gli uomini della Polizia locale. Giusto nel giorno di San Sebastiano patrono della Polizia locale, sulle pagine social di Facebook, il Corpo veniva definito come un gruppo “di burattini”, sono comportamenti che già in passato avevamo affrontato e cercato di risolvere con il buon senso e il dialogo, ma evidentemente si continua a pensare che Facebook e altri social siano zona franca dove tutto è concesso».
«Abbiamo deciso – prosegue – che da oggi non accetteremo più scuse informali come avvenuto l’anno scorso, in questi giorni verranno segnalati all’autorità giudiziaria i nominativi chi infanga l’onore del Corpo di Polizia locale e i suoi agenti, inoltre il Corpo di Polizia si costituirà parte civile in tutti i procedimenti penali che verranno instaurati». «Ci eravamo resi disponibili a suo tempo ad un confronto civile e rispettoso delle parti con tutti gli utenti che, giustamente nel loro diritto, esprimevano critiche in maniera costruttiva e rispettosa, ma vediamo soprattutto in pagine dedicate alla viabilità nella valle che alcuni utenti continuano nei loro commenti diffamatori. A chi in questi giorni ci ha augurato ”di spendere i soldi delle sanzioni in medicine”, noi auguriamo invece che possa stare in salute e non debba mai avere bisogno di assistenza medica, gli agenti del Corpo godono fortunatamente di ottima salute e non soffrono di vittimismo».
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