Val Seriana, incrocio ad alto rischio
Telecamera filma gli incidenti - Guarda

Due anni e mezzo fa il Comune di Ponte Nossa ha piazzato una telecamera all’incrocio dell’ex stazione per documentare il groviglio di auto, moto e camion che in troppe occasioni è anche sfociato in incidenti, come rivelano questi video. Altri incroci a rischio? Continuate a inviarci le vostre segnalazioni.

Alcuni dei filmati registrati dalla telecamera sono, da tempo, sul tavolo della Provincia, sollecitata dall’amministrazione del paese seriano a dare una risposta per garantire la sicurezza di chi percorre questo tratto della provinciale 671, strada obbligata per raggiungere l’altopiano, la Presolana, la Valle di Scalve.

Una risposta che però tarda ad arrivare e allora da Ponte Nossa è partita una missiva diretta anche al coinquilino di Via Tasso Matteo Rossi, il prefetto Francesca Ferrandino. Porta la data del 23 ottobre e riguarda il «grave pericolo di minaccia per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».

In corrispondenza dell’ex stazione si può svoltare verso il paese, verso l’area commerciale, ma anche verso il ponte che porta oltre il Serio, da ogni direzione si provenga, così come da questi svincoli immettersi sulla provinciale, sia verso l’alta valle che verso Gazzaniga. Uno snodo dove, negli orari di punta, bisogna mettere in conto minuti d’attesa e attenzione al top, per evitare incidenti. La soluzione? Se ne parla da anni e il sindaco Stefano Mazzoleni ricorda i passaggi seguiti da lui direttamente. «Già con la precedente amministrazione abbiamo chiesto di confrontarci in Provincia su questo tema – spiega – e si sono susseguiti incontri. Si era ipotizzato che la soluzione migliore fosse una rotatoria. Ma c’erano e ci sono complicazioni, perché per realizzarla serve occupare una parte dell’area ora adibita ad autorimessa della Sab».

Chiesta una stima dell’area, gli incontri sono proseguiti anche con il cambio di amministrazione in Via Tasso e il faldone dell’incrocio si è presto riempito. Intanto, tra stime – per la rotatoria si ipotizza una spesa di almeno 500 mila euro – e riunioni, anche il numero degli incidenti è aumentato. S’è parlato di un protocollo d’intesa da siglare, «la Provincia si è anche detta disponibile, in una prima battuta a seguire (e accollarsi, ndr) la progettazione e compartecipare alle spese dell’opera» aggiunge Mazzoleni. Fino a quando, «nell’ultimo incontro, il 15 ottobre – prosegue –, ci viene detto che non è più possibile contare su di loro nemmeno per la progettazione. Dopo due anni e mezzo di segnalazioni e tavoli, non s’è risolto nulla».

Rassegnarsi mai e allora si scrive al prefetto, allegando i dati di traffico che, nel 2010, davano 21 mila veicoli in transito al giorno, «numero di certo aumentato con la crisi che ha portato sempre più gente a lavorare fuori valle», aggiunge Mazzoleni che al prefetto e alla Provincia chiede un intervento «per il principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 15 della legge 225 del 1992» o, in extrema ratio, che «l’ente proprietario della strada adotti quanto necessario per garantire la pubblica incolumità dell’intersezione realizzata nel 2001» cioè, a male estremo estremo rimedio (che bloccherebbe di fatto la valle), un semaforo. La prefettura si rende disponibile a un incontro a tre e chiede alla Provincia di riferire sulla questione, intanto il sindaco non si dà per vinto «perché non voglio credere che i cittadini seriani siano di serie B». E attende risposte «per l’intera valle».

Continuate a segnalarci gli incroci pericolosi.

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