Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 04 Marzo 2019
«Songavazzo gli deve tantissimo»
Addio all’alpino Italo Brasi
Si è spento domenica all’ospedale «Bolognini» di Seriate, Italo Brasi: ex sindaco di Songavazzo per due mandati negli anni Ottanta, era stato anche fondatore e capogruppo degli alpini per trent’anni, oltre che fondatore e presidente dell’Associazione volontari Songavazzo.
Brasi, classe 1940, era malato e si è aggravato inaspettatamente nelle ultime ore; lascia la moglie Albertina Rossi, i tre figli Patrizia, Ivan e Walter e i nipoti. «Italo appartiene al novero di quella figure che fanno la storia delle nostre comunità. – ha detto il sindaco Giuliano Covelli –: Songavazzo gli deve essere grato, per come ha saputo e voluto declinare in fatti tante idee, con uno sguardo alla storia e l’azione nella contemporaneità, a servizio di tutta la comunità».
Sindaco negli anni ’80 per 10 anni, fu fondatore e capogruppo degli alpini dal 1977 al 2007: «C’era alla prima grande festa del gruppo di 45 anni fa in presenza dell’allora presidente nazionale Caprioli alla costruzione del cappello alpino in Falecchio – lo ricorda Covelli –. Negli ultimi vent’anni ha costituito e governato l’Associazione volontari Songavazzo, una splendida realtà non solo nostra, ma che eroga servizi e aiuti a tutto il territorio. La scorsa settimana, in ospedale, non pareva che la situazione fosse tanto drammatica. Sotto i famosi baffi, il suo sorriso sornione manifestava un’apertura e un attaccamento al paese che deve essere inteso come la sua più importante eredità. La passione e la voglia di migliorare sempre, nel ricordo alpino a lui tanto caro, lo abbiamo manifestato nelle numerose ricorrenze ufficiali, pubbliche e civili, in cui si è ricordata la storia d’Italia e di Songavazzo, poiché questi sono valori universali e umani».
«È una grande e grave perdita per il nostro gruppo – ha detto Andrea Bianchi, attuale capogruppo delle penne nere –: Italo Brasi era stato uno dei fondatori del nostro gruppo e capogruppo fino al 2007. Era un grande trascinatore ed era sempre presente ad ogni iniziativa, l’ultima il 6 gennaio».
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