Rose sui sedili dei pullman, bus vuoti
Indagini, inspiegabile la fretta dell’autista

Alle 13 gli studenti dl Romero di Albino hanno deposto una rosa bianca sui sedili dei pullman in partenza da Gazzaniga per l’Alta valle, senza salirci.

Un’iniziativa dei ragazzi dell’Istituto Romero in memoria di Luigi Zanoletti. Poi sono scesi dai pullman e sono andati in stazione a piedi. Un modo per non dimenticare la tragica scomparsa e porre l’attenzione sul terribile incidente avvenuto lunedì scorso.

Nel frattempo continuano le indagini: nei filmati raccolti, si denota che l’autista non era in ritardo. Lo si vede montare di corsa sull’autobus snodato, ma mancavano ancora 5 minuti alla partenza. L’incidente è accaduto alle 13,05. Il bus, proveniente da Albino e condotto da A. G., sarebbe dovuto partire alle 13,10. Dal punto dell’impatto alle pensiline sono poche decine di metri: questione di secondi, al massimo di un minuto visto la folla di studenti, e l’autobus condotto dal 58enne avrebbe raggiunto il punto di partenza.

È un dettaglio non secondario dell’indagine. Perché esclude la fretta dovuta al ritardo, anche se consegna agli inquirenti un ulteriore quesito: perché allora A. G. correva? Che è accaduto? Una distrazione? Una manovra azzardata dovuta alla stizza di dover manovrare ogni volta tra una folla di ragazzi non sempre disciplinati (anche se i tre risultano aver camminato sul percorso apposito, senza essere distratti dal cellulare)? La reazione di chi si sente contrariato per il fatto di non avere con sé uno strumento adatto a sollevare la sbarra e di essere stato costretto a cercare chi l’aprisse? Un guasto meccanico? Un errore tecnico, tipo aver pigiato il pedale dell’acceleratore anziché quello del freno? Saranno le indagini a stabilirlo e forse lo stesso 58enne, difeso dall’avvocato Paolo Corallo, a spiegarlo nell’interrogatorio in programma il 5 ottobre in Procura.

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