«Qual è il futuro dell’ospedale di Piario?»
I sindaci incontrano Azzi e Locati

I sindaci della Valle Seriana incontreranno giovedì 14 aprile Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est e ’il direttore generale dell’Ats, Mara Azzi. Al centro dell’appuntamento, l’ospedale di Piario per il quale gli amministratori chiederanno garanzie e azioni concrete per migliorare il servizio.

I timori e le rimostranze che provengono da San Giovanni Bianco rimbalzano di valle in valle. Perché – inutile negarlo – si è un po’ tutti sulla stessa barca e se all’ospedale brembano sono scattati tagli pesanti, anche al «Locatelli» di Piario cominciano a porsi qualche domanda. La parola «razionalizzare» fa sempre un po’ paura. Ancor più se il quadro attuale meriterebbe, a detta di chi opera nel presidio sanitario dell’alta Valle Seriana, alcune migliorie, soprattutto alla voce «organici».

Ci si mette poi il clima teso, la situazione di stress in cui i sanitari dell’ospedale lamentano di lavorare da quando (a dicembre) si sono accesi i riflettori nel reparto di Medicina, al centro dell’inchiesta sulle morti sospette. Nasce in questo contesto l’incontro programmato per giovedì 14 aprile alle 18 nella sala consiliare del municipio di Piario. «La stampa e i media non ci stanno facendo una buona pubblicità – scrive Visini nella lettera d’invito ai sindaci seriani e ai consiglieri regionali della valle riferendosi all’eco mediatica che l’inchiesta su Valium e morti sospette ha suscitato –, sempre più frequentemente i nostri cittadini chiedono preoccupati notizie sul futuro del nostro ospedale». Visini parla di «un incontro sollecitato dai sindaci», pensato per chiedere a Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est da cui il presidio seriano dipende, e all’omologo dell’Ats, Mara Azzi, «cosa si sta facendo perché questo ospedale lavori con medici preparati e possa svolgere al meglio il suo lavoro di ospedale di montagna».

Meno drastico ma comunque preoccupato il collega Guido Giudici, sindaco di Vilminore di Scalve oltre che medico chirurgo che proprio a Piario opera da volontario. «Ci rassicura il fatto che le prospettive che Azzi e Locati ci hanno già tratteggiato a medio termine sono positive. Si tratta ora di fare in modo che, se possibile, vengano realizzate al più presto, perché abbiamo alcune carenze».

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