Cronaca / Valle Seriana
Martedì 19 Luglio 2022
Piccoli paesi, pieni di turisti. Come ti gestisco il boom. L’inchiesta su L’Eco
Trucchi e fatiche dei Comuni che in estate «esplodono»: fino a un 25 volte tanto.
Nasci paesino, ti risvegli d’estate e sei una città. Poche centinaia di abitanti in inverno, il Comune che organizza i servizi per una popolazione contenuta poi, quando la bella stagione è sbocciata, è il paese a «esplodere». Ma cosa significa ritrovarsi con 20mila, 35mila persone su un territorio ampio, certo, ma con una municipalità e relativi servizi tarati per mille, duemila abitanti al massimo? Semplice: si va a doppio regime. Come una collezione di moda, primavera e autunno a marcia ridotta. Poi d’estate e per le feste natalizie raccolta rifiuti, parcheggi, pulizia delle aree comuni e dei parchi vengono dimensionati a una richiesta decuplicata, in certi casi (Foppolo) lievitata addirittura 25 volte tanto.
I numeri e i servizi, alla fine, devono tornare e tornano: l’exploit estivo regala al tessuto commerciale dei paesi più turistici una ventata d’ossigeno, alle casse comunali qualche euro in più di Tari e Imu, ma l’impresa è comunque dura. Lo rimarcano i sindaci di Selvino e Foppolo, dove si ricorda come il gettito Imu di un tempo sia ben diverso da quello incamerato («briciole lasciate dallo Stato», preferisce dire Diego Bertocchi dall’Altopiano), lo fanno capire tutti gli altri. Quella che potrebbe quindi sembrare una «favola» fatta di parchi pieni di villeggianti, sentieri punteggiati di escursionisti e piazze cicaleggianti nelle fresche sere a mille metri di quota, è – anche – un impegno gravoso, per chi nasce piccolo.
Anche se qualcosa, forse tanto sta cambiando. Sarà l’effetto pandemia, sarà il fascino del bello a km zero, fatto sta che le nostre località turistiche si stanno riempiendo sempre più, durante tutto l’anno. Le seconde case non si rianimano più solo per le feste e le lunghe ferie: servono a ricaricare le pile anche nei fine settimana e, come dice il sindaco di Castione della Presolana, «cambia la fisionomia della comunità». Un meraviglioso mondo in evoluzione.
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