«Non sono io il piromane»
Il 72enne si difende: finestrino rotto

Si difende l’uomo accusato di aver appiccato gli incendi al Ponte del Costone degli scorsi mesi.

«I testimoni dicono che sono stato io a lanciare gli inneschi dal finestrino della mia auto? Impossibile, il finestrino era rotto, non avrei potuto abbassare il vetro. Io con gli incendi non c’entro nulla». Si è difeso così il 72enne di Clusone a processo per incendio boschivo doloso e tentato incendio. Deve rispondere di otto episodi tra il dicembre del 2016 e il 30 marzo 2017, giorno in cui venne arrestato in flagranza di reato nella zona del Ponte del Costone.

Da giugno è in carcere, dopo aver violato, ai domiciliari, il divieto di varcare i confini del comune di residenza: era a Ponte Nossa, avrebbe dovuto restare a Clusone. E se un volontario del servizio antincendio boschivo, avrebbe « visto l’imputato lanciare dal finestrino della sua auto un petardo», lui contesta tutte le accuse e spiega che il finestrino della sua macchina è rotto.

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