Nembro, anziano ruba una sdraio
Ma si giustifica: «L’ho fatto per amore»

Recitava la pubblicità di un profumo, qualche anno fa: «Se qualcuno ruba un fiore per te, sotto sotto c’è...». I puntini di sospensione lasciavano intendere, ai più, un epilogo romantico.

Invece se qualcuno ruba per te una sedia sdraio in plastica la storia è destinata a finire male per forza. Ne sa qualcosa un pensionato che in Tribunale ha patteggiato due anni e mezzo di reclusione e 6 mila euro di multa, proprio per essersi introdotto abusivamente nel giardino di una villetta a Nembro, allo scopo di impossessarsi di una chaise longue di modesto valore. C’è da dire che il fine dichiarato aveva una sua nobiltà: «L’ho fatto perché quella sedia piaceva molto a una donna che stavo frequentando» aveva tentato di giustificarsi, allontanando da sé ogni residuo sospetto che a muovere la sua mano potesse essere il mero scopo di lucro. Ma veniamo ai fatti.

L’episodio risale a quest’estate, era il 28 luglio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il pensionato, 69 anni, si introdusse nel giardino di una villetta e ne uscì con la famosa sdraio. Proprio mentre guadagnava la fuga, venne sorpreso da un cittadino extracomunitario che passava per caso e che, con intuito, si rese conto di quello che stava succedendo e con senso civico intimò l’alt all’anziano, nel tentativo di farlo desistere dal portare a termine il suo proposito. Risposta? Uno sganassone in pieno volto, così, per guadagnare la fuga con il bottino. Fuga che durò poco perché i carabinieri arrivarono e lo sorpresero con la refurtiva avvolta in un sacco: «L’ho trovata per strada, pensavo fosse un rifiuto», tentò di giustificarsi l’anziano. Non venne creduto. Scattò l’arresto, che il gip aveva convalidato, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari. Alla fine ai carabinieri – come risulta dai verbali – l’anziano spiegò che si era impossessato della sedia perché piaceva alla sua amica. Un dato che poi non è stato approfondito ieri all’udienza di fronte al gup Ciro Iacomino, che ha accolto il patteggiamento a due anni e mezzo più 6 mila euro di multa per rapina impropria (a determinare la qualificazione del reato è stata la violenza usata nei confronti del cittadino extracomunitario, parte offesa nel procedimento, così come il proprietario della villetta a cui apparteneva la sedia sdraio).

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