Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 09 Aprile 2018
Lo schianto domenica a Sovere
Marika non ce l’ha fatta, dolore a Gandino
Subito le sue condizioni si sono rivelate gravissime: intorno alle 14 è morta la 18enne di Gandino rimasta coinvolta in un tragico incidente a Sovere.
Marika Bertocchi non ce l’ha fatta. La giovane, originaria di Cirano di Gandino, aveva 18 anni e subito dopo l’incidente le sue condizioni sono parse molto gravi: ricoverata all’ospedale Papa Giovanni, la ragazza è morta intorno alle 14 di lunedì 9 aprile.
L’incidente è avvenuto domenica sera a Sovere, lungo la strada provinciale numero 53. A una curva, la ragazza non è più riuscita a controllare la sua potente moto, un vero e proprio bolide della strada, ed è andata a sbattere contro il guard rail ferendosi gravemente. Il fatto è accaduto attorno alle 19,40, nella frazione Piazza.
In base alle prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri del nucleo radiomobile di Clusone, la ragazza stava viaggiando da Lovere verso Clusone in sella alla sua Kawasaki Zx-6r (tra gli appassionati, meglio nota come Ninja). All’altezza del chilometro 43, nell’affrontare una leggera semicurva verso destra, prima di iniziare quindi la breve salita che porta al locale «La pentola magica», ha però perso il controllo della propria moto: invece che tenerla in curva, la ragazza è andata dritta, sbattendo contro il guard rail alla sua sinistra, nell’altra corsia di marcia. Neppure dopo essere rimbalzata contro questa barriera la diciottenne di Gandino è riuscita a recuperare la giusta traiettoria ed è andata a schiantarsi contro la cuspide di un altro tratto di guard rail, restandovi incastrata. La moto è andata avanti da sola per altri cinquanta metri, sempre sulla corsia di marcia percorsa da chi viaggia da Clusone verso Lovere.
Il primo ad accorgersi di quello che era accaduto è stato il motociclista che viaggiava con lei, a qualche metro di distanza, su un’altra moto: insieme stavano rientrando da una gita e, diretti verso la valle Seriana, avevano ormai messo nel mirino il rientro a casa. Il giovane ha cercato di soccorrerla e, soprattutto, ha chiesto aiuto: gli altri automobilisti in transito hanno chiamato il 112 dell’Areu e l’azienda regionale per l’emergenza urgenza ha messo in moto la macchina dei soccorsi.
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