Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 25 Aprile 2016
Le cascate del Serio? Sono ghiacciate
Da giugno si riparte con le aperture
Il vento freddo che dalla notte di sabato ha soffiato sul nord Italia ha vestito le cascate del Serio con un abito decisamente invernale.
Per quanti sono saliti lunedì 25 aprile al rifugio Curò la sorpresa è stata del tutto inaspettata. In una sola notte, infatti, il rivolo di acqua che precipita dalla sommità della cascata, e sotto l’azione dal vento, ha dato luogo alla formazione dei caratteristici ghiaccioli sui fianchi della parete. L’evento, che si verifica generalmente nei mesi di dicembre e gennaio, si è così ripetuto a primavera già iniziata.
Questo mentre si aspettano le tanto amate aperture delle cascate per questo 2016. Come lo scorso anno lo spettacolo si potrà ammirare per 5 volte da giugno a ottobre: 4 volte in diurna, dalle 11 alle 11,30 e una volta in notturna, dalle 22 alle 22,30. Il fantastico spettacolo offerto dall’acqua che precipita a valle con triplice salto di 315 metri, è ormai diventato un classico appuntamento per migliaia di persone che raggiungono Valbondione. L’Ufficio turistico di Valbondione sta già predisponendo iniziative collaterali al triplice salto per arricchire, con manifestazioni di spessore, il grande spettacolo della natura.
Afferma in merito Michael Semperboni, responsabile dell’Ufficio: «Stiamo pensando a una manifestazione a livello interregionale in occasione della prima apertura della cascata. Come sempre, poi, vista anche la grande richiesta dello scorso anno, i turisti potranno affidarsi anche per quest’anno a un accompagnatore tecnico che, su prenotazione al nostro Ufficio (tel. 0346.44665), potrà guidarli a gruppi fino alla cascata e potrà anche illustrare storia e tradizioni del nostro territorio. Natura e cultura costituiscono un mix inscindibile per far conoscere il nostro paese al turista e per indurlo poi a ritornare». Queste le date di apertura della cascata: in diurna, sempre di domenica, il 19 giugno, 21 agosto, 18 settembre e 9 ottobre. In notturna sabato 16 luglio.
La visione notturna della cascata è resa possibile grazie alla collaborazione della Croce Blu di Gromo che punta i suoi potenti fari verso il dirupo da cui l’acqua, liberata dalla diga del Barbellino attraverso lo scarico di mezzofondo, precipita a valle con un rombo possente. Alla buona riuscita delle aperture collaborano le forze dell’ordine, i giovani di Valbondione e le associazioni del paese, oltre al Gruppo micologico Bresadola di Villa d’Ogna con una mostra del fungo all’Osservatorio il 18 settembre, così come il Consorzio di Maslana, con una suggestiva festa nell’antica borgata in data da definirsi. Lo spettacolo delle cascate si può anche ammirare dal rifugio Campèl, a circa 1600 metri lungo le piste di Lizzola, struttura gestita dalla famiglia di Omar Sempreboni e aperta tutto l’anno.
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