La santità nella vita di tutti i giorni
Le celebrazioni per la Beata Morosini

Pierina Morosini, la prima di nove figli, era una ragazza semplice, un’operaia, aiutava in casa, cuciva i vestiti per i suoi fratelli. La sua è una santità realizzata nella vita quotidiana. Una giovane che, anche nell’ambito del lavoro, ha costruito il proprio cammino di santificazione. Il 4 aprile sono 60 anni dalla sua aggressione e morte.

Sono passati infatti sessant’anni dal giorno dell’aggressione e della morte della beata Pierina Morosini. Era il 4 aprile del 1957, tra le 15 e le 15,30, quando fu trovata agonizzante dal fratello nel bosco sul sentiero di casa, di ritorno dal lavoro: giaceva con la testa fracassata, in mano teneva la corona del Rosario. Portata all’ospedale di Bergamo, vi spirò il 6 aprile, senza aver ripreso conoscenza. Il 4 aprile, alle 5 e 30, aveva ricevuto la comunione nel Santuario della Madonna del Pianto, ad Albino, e alle 6, puntuale, era al lavoro nel cotonificio Honegger di Albino. Per ricordare l’anniversario, è stata promossa dalla parrocchia, in collaborazione con la diocesi, la peregrinazione dell’urna di Pierina Morosini, nei luoghi più strettamente legati all’aggressione e alla storia di servizio e di lavoro della Beata. L’urna, un’opera dell’artista bergamasco Claudio Nani, lascerà Fiobbio per il Seminario, di cui era zelatrice, il 4 aprile.

Con la peregrinazione, l’urna della Beata sarà condotta nei luoghi significativi della sua vita. Innanzitutto in Seminario, di cui era zelatrice e che promosse il processo di beatificazione. Il 60° del martirio sarà accostato al 50° dell’apertura del nuovo Seminario. «Ai seminaristi – anticipa don Michelangelo – parlerò della Morosini come modello di carità per il Seminario, di consacrazione al Signore e di santità semplice e nascosta, quella che incontreranno ancora, quando saranno destinati nelle parrocchie».

La seconda tappa sarà in ospedale. Dopo due giorni di agonia, la Morosini morì in ospedale. «La si porta lì per ricordare la sua morte, ma anche per pregare per tutti gli ammalati. In ospedale possono arrivare anche persone vittime di violenza, come lo era stata lei. Un tema quanto mai attuale. Il martirio della Beata Pierina va oltre il femminicidio ed è una testimonianza di fede, ma può rimandare anche a recenti fatti di cronaca».

Pierina, martire a 26 anni, era una giovane. Per questo motivo, in cattedrale, la terza tappa, sarà al centro della veglia diocesana per la Giornata mondiale della gioventù: «Nell’adesione a Cristo aveva messo tutta la sua gioia. Può essere ancora un modello per i giovani».

Infine ad Albino per tre giorni, prima in parrocchia, poi al convento dei cappuccini: «Ad Albino Pierina lavorava, al cotonificio Honegger. Quando aveva il turno della mattina, partecipava alla Messa, in parrocchia o alla Madonna del Pianto. Il suo padre spirituale era il cappuccino padre Luciano Mologni, con cui emise, privatamente, i voti. Albino era il luogo in cui trascorreva gran parte della sua giornata».

Il 25 aprile si terrà un pellegrinaggio diocesano sulle orme dei martiri della Valle Seriana: a Fiobbio, a Gromo San Marino per il beato don Alessandro Dordi, martire in Perù, a Premolo per don Antonio Seghezzi, morto a Dachau. Tre martiri del Novecento e della stessa terra. «Non solo», aggiunge don Michelangelo: «Pierina è legata a don Dordi anche perché desiderava diventare missionaria. Non poté partire perché doveva mantenere la famiglia. Come don Seghezzi, poi, era di Azione Cattolica».

A maggio sarà celebrata la festa liturgica a Fiobbio: «Com’è noto – ricorda don Michelangelo – la festa della Morosini è stata spostata dal 6 aprile, anniversario della morte, al 6 maggio, perché la prima data cade, quasi ogni anno, nella Settimana Santa o nella settimana dopo Pasqua, quando non si possono celebrare i santi. Il 5 maggio i riti si tengono, com’è tradizione, nel luogo del martirio, il 6 maggio la celebrazione è presieduta dal vescovo, il 7 abbiamo introdotto quest’anno un pellegrinaggio a piedi sul sentiero della beata, “Sui passi di Pierina”, partendo dall’ex cotonificio Honegger di Albino».

Qui in sintesi le tappe della peregrinazione dell’Urna della Beata Pierina Morosini

Martedì 4 aprile: anniversario dell’aggressione
Ore 17: Messa alla cappella del martirio sul Misma. Partenza dell’urna.
Ore 20.30: Veglia di preghiera nel Seminario di Bergamo.
Mercoledì 5 aprile
Ore 18.15: Messa con gli Amici del Seminario presieduta da don Ezio Bolis.
Giovedì 6 aprile: anniversario della morte, giornata di adorazione eucaristica in Seminario
Ore 19.30: Partenza dell’urna per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Ore 20.30: Messa nella chiesta dell’ospedale per tutta la città.
Venerdì 7 aprile
Ore 20.30: Adorazione comunitaria nella chiesa dell’ospedale
Sabato 8 aprile
Ore 9.30: Preghiera per le religiose.
Ore 10.30: Messa per le religiose, presieduta dal vicario episcopale mons. Alessandro Assolari.
Ore 15: Ritiro degli operatori sanitari.
Ore 17: Messa presieduta dal vescovo Francesco Beschi. Partenza dall’urna per la Cattedrale.
ore 20.30: Veglia diocesana per i giovani. Partenza per Albino.
Ore 23.30: Accoglienza nella chiesa prepositurale di Albino.
Domenica 9 aprile: Domenica delle Palme
Ore 20.30: Processione della chiesa prepositurale di Albino al convento dei Cappuccini.
Ore 21: Messa nella chiesa dei frati ad Albino.
Lunedì 10 aprile: Giornata della Riconciliazione al convento di Albini
Ore 9-15-20.30: Celebrazioni penitenziali e confessioni.
Martedì 11 aprile
Ore 20.30: Messa alla chiesa dei frati ad Albino e chiusura della peregrinazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA