Indagine a Piario, convocate
dal pm altre dieci infermiere

Saranno sentite a partire da lunedì 18 aprile come persone informate sui fatti. Entro la fine del mese sono previste le nuove 10 esumazioni per verificare la presenza del valium. Le denunce di familiari sono salite a 23.

Dieci colleghe di Anna Rinelli saranno convocate nelle prossime ore per comparire, a partire da lunedì prossimo, davanti al pm Carmen Pugliese che le interrogherà come persone informate sui fatti. Si tratta di infermiere e operatrici sociosanitarie in servizio al reparto di Medicina dell’ospedale di Piario e che lavoravano dunque a stretto contatto con la quarantatreenne di Piario (in aspettativa non retribuita dallo scorso novembre) indagata per omicidio preterintenzionale perché accusata di aver somministrato in vena quantitativi di Valium non prescritti ai pazienti, alcuni dei quali sono poi deceduti.

Dopo la conferma che nei primi cinque corpi riesumati erano in effetti presenti tracce del calmante, l’inchiesta pare allargarsi, con gli inquirenti che sembrano intenzionati a fare piena luce su quanto accadeva nel reparto fino allo scorso anno: in questo quadro dovrebbero inserirsi questi nuovi e imminenti interrogatori. Le infermiere e operatrici sociosanitarie che saranno chiamate a comparire in procura sono un terzo di tutte quelle che lavorano in Medicina: non sono ovviamente indagate, a differenza della loro caposala Paola Bosio, del primario Sergio Lazzaroni e di altri otto medici (Cesarina Bendotti, Santo Furneri, Elena Pezzali, Marino Lorenzi, Giosuè Ghilardi, Pasquale Maietta, Francesca Saltalamacchia ed Elisa Banfi), tutti accusati di concorso colposo nell’omicidio preterintenzionale. In pratica una sorta di mancato controllo in reparto. Quanto all’infermiera Anna Rinelli, per il momento non è previsto un suo interrogatorio, a meno che lei stessa decida di comparire davanti al magistrato.

Contestualmente ai nuovi interrogatori, l’indagine proseguirà anche sul fronte degli accertamenti scientifici: i carabinieri di Clusone intendono concludere le ulteriori dieci autopsie – che saranno disposte nei prossimi giorni sempre dalla procura – entro fine aprile. L’iter sarà lo stesso seguito a febbraio: i carabinieri stanno vagliando i nominativi e settimana prossima contatteranno i familiari. Alcuni sono parenti di persone defunte durante o dopo il ricovero in Medicina a Piario e che già avevano sporto denuncia, una volta convocati dai carabinieri. In tutto queste denunce di familiari di possibili vittime sono al momento arrivate a quota 23.

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