Il viceministro Sileri: «Presto test rapidi
Alzano? Inchiesta per eventuali errori»

«Auspico che tra pochi giorni venga fatta un’ordinanza, dal nostro ministero, per stabilire i criteri di guarigione in modo che tutte le regioni possano seguirla».

Lo ha sottolineato, stamattina, venerdì 10 aprile. il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto ad «Agorà» su Rai Tre. «L’ospedale di Alzano? Ci deve essere una valutazione scientifica, poi le inchieste faranno emergere eventuali errori, in un momento di emergenza ora rincorrere l’errore eventuale è sbagliato. Diversa la questione delle Rsa. Quello che a me interessa è che da oggi possa esserci un controllo maggiore per evitare errori, la battaglia contro il virus non è finita, su quello che è successo in passato ci penserà la magistratura», ha continuato.

«I test rapidi saranno pronti a breve, alcune Regioni hanno già iniziato, bisognerà individuare a chi farlo, soprattutto ora che inizia la fase 2, ma test rapido e tampone devono andare insieme». Sono sempre parole del viceministro della Salute che ha continuato così: «Non possiamo permetterci di rimanere indietro sulla fase di tamponi e diagnosi, in virtù di una ripresa vincere il virus è una cosa andare avanti e contenere l’epidemia un’altra».

«Io sono stato fortunato ho avuto una forma lieve di Covid- 2019, ora sto bene», ha aggiunto Sileri, che ha spiegato: «Ho chiesto al comitato tecnico scientifico di accelerare per individuare i kit migliori per i test rapidi, dobbiamo fare la guerra con quello che abbiamo ora, tra sei mesi avremo qualcosa di meglio. Un test rapido ha un’utilità nel caso in cui sei positivo e poi fai il tampone, poi meglio ancora i test sierologici fatti con i prelievi di sangue. Il comitato tecnico scientifico sta lavorando per un’uniformità tra le Regioni, ci sono decine di test in sperimentazione».

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