Il secolo di Cristina Pacati, decana dell’alta valle: dalle bombe di Milano alla quiete della valle

La storia Nata a Valbondione il 31 maggio 1922, dove tuttora vive, è seconda di 8 fratelli. Ha quattro figli, 12 nipoti, 13 pronipoti e un trisnipote.

Circondata dall’affetto di quattro figli, di 12 nipoti, di 13 pronipoti e di un trisnipote, festeggia il 31 maggio un secolo di vita Cristina Pacati, nata a Valbondione il 31 maggio 1922, dove tuttora vive. La decana di Valbondione e dell’alta valle del Serio, seconda di 8 fratelli, sin da giovane ha aiutato in famiglia sbrigando le faccende domestiche, nell’educazione dei fratelli e nell’accudire gli animali.

Le bombe a Milano

Dice di lei la figlia Laura: «La mamma durante la Seconda guerra mondiale prestò servizio, viste le ristrettezza economiche del tempo, presso una famiglia di Milano. Ricorda ancora quando, impaurita per i bombardamenti, si rifugiava nella cantina della casa che la ospitava. Suo padre, minatore, è passato a miglior vita nel 1946, anno in cui anche un suo fratello, che era stato fatto prigioniero in Russia durante la Seconda guerra mondiale, tornò a casa».

Il pendolino per predire il futuro

In merito allo zio prigioniero così aggiunge Laura: «Mia madre, mentre suo fratello era in Russia, veniva mandata ogni mese a Fiumenero dove una donna era nota per predire il futuro con il pendolino. Siccome questo ondeggiava, si era fiduciosi del ritorno del congiunto, cosa che poi avvenne». La signora Cristina il 1° maggio del 1947 è convolata a nozze con Gabriele Conti che per motivi di lavoro ha girato molti paesi europei e africani. La coppia ha avuto 5 figli, uno dei quali morto per un incidente sul lavoro. Con tanti sacrifici Cristina e Gabriele hanno anche costruito la casa dove ancor oggi la decana vive.

Custode della chiesa di Santa Elisabetta

Donna di grande fede, ha dedicato tutta la vita nell’educare i figli ai veri valori della vita e, proprio grazie alla sua fede, ha saputo superare i tristi momenti della morte del marito e di un giovane figlio. Per lungo tempo, fino a cinque anni fa, è stata la custode della chiesa di Santa Elisabetta, in Bondione, pregando sempre molto, per i vivi e per i morti. Proprio qui la comunità di Valbondione in occasione del lusinghiero traguardo la festeggerà nel corso di una Messa alle 18 del 31 maggio, cui seguirà il taglio della torta sul sagrato, con le autorità del paese.

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