«Ho visto cadere e morire il mio Noppa»
Bernina, feriti ma salvi due bergamaschi

Sono passate poco più di 24 ore da quando Rosa Morotti ha visto morire sotto i suoi occhi il compagno, la guida alpina Norbert Joos, 55enne svizzero conosciutissimo nell’ambiente per aver scalato 13 delle 14 vette degli ottomila. «La stessa cosa di 9 anni fa...» sospira con un filo di voce. Nove anni fa, il 29 aprile, aveva visto morire suo marito Sergio Dalla Longa, 49 anni, sul Dhaulagiri, uno degli ottomila più difficili, mentre la spedizione bergamasca era ormai giunta a una cinquantina di metri dalla vetta.

Una tragedia che si è ripetuta, quasi identica, domenica pomeriggio sul Bernina. Joos, Noppa per gli amici, era in cordata con Giovanni Lanfranchi, 58 anni di Seriate e Anna Filisetti, 56 anni originaria di Clusone ma residente a Longuelo. Rosa Morotti invece era in cordata con Giuditta Signori di Bergamo. Alle 14, mentre stavano scendendo, la disgrazia avvenuta a quota 3.900 metri.

«Noppa con i due clienti era 5 metri davanti a noi - racconta Rosa Morotti -, stavamo scendendo la via normale del Biancograt, sopra il rifugio Marco e Rosa». La voce si incrina al ricordo di quella bella giornata tramutata in tragedia. «Uno dei tre è scivolato e si è portato giù gli altri due. Non so chi è stato, ho sentito il rumore e appena ho alzato la testa li ho visti cadere. Sono volati in un canalone di neve per 200 metri, ho visto Noppa battere la testa contro la roccia. Dall’alto non riuscivo bene a capire come stavano: ho visto un uomo che muoveva le braccia, la donna che urlava dal dolore e il terzo che non si muoveva. Aveva il caschetto bianco, ho capito che era Noppa e che era morto. Avrà fatto quella via cento volte, la conosceva come le sue tasche. Poi, per una cavolata...».