Ennesimo scontro a Ponte Nossa
«Metto il semaforo o arriva il rondò?»

Quarantamila euro non sono una cifra esorbitante, ma di questi tempi prima di spenderli è meglio avere la certezza che l’opera per cui si impiegano sia necessaria. È il caso del semaforo che, come extrema ratio, a Ponte Nossa si sta pensando di installare, in attesa che la Provincia realizzi una rotatoria sulla provinciale. Dopo l’ennesimo incidente, il sindaco ha scritto a Via Tasso.

L’ennesimo incidente – per fortuna senza gravi conseguenze – avvenuto giovedì 3 marzo in mattinata all’incrocio «maledetto» conferma l’alta pericolosità del tratto di provinciale in prossimità dell’ex stazione di Ponte Nossa. E sollecita negli amministratori un quesito che più o meno suona così: cara Provincia, visto che nell’incontro del 22 febbraio che ha visto riuniti i sindaci in Via Tasso per discutere di viabilità, si è parlato della rotatoria di Ponte Nossa, inserendola tra le priorità per la Valle Seriana, quanto tempo ci vorrà per realizzarla?

Ciò che sta a cuore al sindaco Stefano Mazzoleni che proprio il 3 marzo, dopo l’incidente, ha scritto al dirigente del settore Viabilità della Provincia, Antonio Zanni, al consigliere delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi, al presidente della Provincia Matteo Rossi e, per conoscenza, al prefetto Francesca Ferrandino oltre che in Comunità montana, è capire come «garantire la pubblica sicurezza di chi giornalmente transita sulla strada provinciale, evitando inutili sprechi di risorse pubbliche». Eventualità concreta nel caso in cui il Comune realizzasse l’impianto semaforico e poco dopo la Provincia procedesse alla realizzazione della rotatoria.

Il dubbio nasce dopo che lunedì da Via Tasso è pervenuto al protocollo comunale il progetto definitivo-esecutivo a firma dell’ingegner Massimiliano Rizzi per la realizzazione dell’impianto semaforico, soluzione concordata tra Provincia, Comune e Prefettura come extrema ratio per garantire la sicurezza. Prevede una spesa di 40 mila euro che il Comune dovrà sostenere interamente. Con il progetto esecutivo in mano, in municipio ora vogliono essere certi «di non spendere 40 mila euro per il semaforo e poi, di qui a tre mesi, ritrovarci con le ruspe che preparano la rotatoria».

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