
Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 08 Agosto 2016
È morta Luciana Previtali Radici
I funerali mercoledì alle 15 a Leffe
Una donna di cuore, decisa, intraprendente, piena di vitalità. Una moglie, una madre, un’imprenditrice.
Leffe
Tutto questo era Luciana Previtali Radici, morta lunedì 8 agosto all’età di 90 anni. Il 28 febbraio 1946 aveva sposato l’imprenditore tessile Gianni Radici, e con lui aveva iniziato una vita che ruoterà attorno a due valori: la famiglia e il lavoro. Nata a Bergamo il 13 dicembre 1925 da una famiglia di impresari edili molto conosciuta in città, a soli vent’anni la «signora Luciana» - come tutti la chiamavano - si era trasferisce a Leffe, paese natale di Gianni: dal matrimonio nascono sei figli (Paolo, Maria Grazia, Brunella, Angelo, Fausto - scomparso nel 2002 - e Maurizio), 19 nipoti e 20 pronipoti. I suoi funerali verranno celebrati mercoledì 10 agosto alle 15 nella chiesa parrocchiale di Leffe: la camera ardente è allestita nell’abitazione di via Miravalle 13 nel paese seriano.

(Foto di Giuliano Fronzi)
Contemporaneamente, era rimasta accanto al marito nella crescita di un gruppo industriale di successo, sia che nella successiva malattia: nella primavera del 1995 Gianni era stato colpito da un ictus e nel 2005 è morto all’età di 81 anni. Fin da quando aveva 30 anni, Luciana Radici ha sempre profuso profonde energie in attività benefiche per lo sviluppo sociale, sia sul territorio locale e nazionale, come nelle aree estere di insediamento del gruppo. È stata tra le altre cose vicepresidente della Fondazione della Comunità bergamasca (e poi presidente onoraria) e fondatrice di importanti associazioni della città, tra cui la Lega italiana per la lotta contro i tumori, il club Amitié sans frontières, il Lions club Bergamo le Mura. Significativo il contributo dato all’istituto «Mario Negri», a sostegno della ricerca scientifica, e agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per la realizzazione del nuovo dipartimento di pediatria e dei reparti di oncologia, neurologia e patologia neonatale. A riconoscimento del suo impegno, oltre all’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana conferitale nel 2012, a marzo 2008 ha ricevuto il premio «Rosa Camuna» della Regione Lombardia.
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