Buon compleanno Tonia: 110 anni. È la decana dei bergamaschi

SANT’OMOBONO TERME. Venerdì 19 luglio il compleanno di Antonietta Franchini. Vive a Mazzoleni, dove festeggerà in casa con la famiglia.

La festa di oggi (venerdì 19 luglio 2024) – in programma in serata, con la visita del sindaco e di alcuni parenti e amici – la sta attendendo da giorni con la giusta dose di trepidazione. Antonietta Franchini spegne oggi 110 candeline ed è la decana della Bergamasca. Un traguardo incredibile. Tanto più per il fatto che Antonietta, da molti conosciuta in paese come Tonia, ci arriva conservando una lucidità mentale da fare invidia. Da qualche tempo fa fatica a camminare, ma continua a vivere nella sua casa di Mazzoleni, a Sant’Omobono Terme, a breve distanza dal santuario della Cornabusa. Niente Casa di riposo o altre sistemazioni, perché Antonietta può contare sul supporto dei familiari che le stanno vicino, insieme all’aiuto di una signora, ma solo nelle ore diurne.

«Antonietta è ancora lucidissima, non perde mai un colpo – racconta Michela Baretti, moglie di un nipote di Antonietta –. Non ha nessun problema particolare di salute, se non la difficoltà di reggersi sulle gambe e dunque di camminare».

La famiglia

Antonietta ha già perso tutte le sue tre figlie: la piccola Ivette è morta quando aveva solo 18 mesi, poi le due gemelle Giuseppina e Ivette (a cui aveva dato il nome della prima per ricordarla). Per diversi anni ha vissuto insieme a Giuseppina e al genero Umberto. Ora sono rimasti solo lei e il genero. «Loro due battibeccano spesso, è un botta e risposta continuo, a volte sembra un po’ di vedere alcune scene di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini», ricorda ancora Michela, che aggiunge: «Abitiamo tutti abbastanza vicino, quindi l’aiuto di nipoti e pronipoti è costante. Hanno anche una signora che durante la giornata dà loro una mano in casa, ma di notte rimangono da soli senza problemi». Antonietta è vedova da una sessantina d’anni. «All’età di vent’anni si era trasferita in Francia insieme al marito Giuseppe, per motivi di lavoro – riprende a raccontare Michela –. Hanno vissuto per una ventina d’anni in Francia, poi sono dovuti rientrare a casa quando il marito si è ammalato: aveva il desiderio di morire in Italia e così è stato, all’età di 49 anni».

«All’età di vent’anni si era trasferita in Francia insieme al marito Giuseppe, per motivi di lavoro. Hanno vissuto per una ventina d’anni in Francia, poi sono dovuti rientrare a casa quando il marito si è ammalato: aveva il desiderio di morire in Italia e così è stato, all’età di 49 anni».

Gli anni vissuti Oltralpe riaffiorano spesso tra i racconti che Antonietta ama donare a chi le sta vicino. «Racconta spesso di come, durante la Seconda guerra mondiale, siano stati costretti a trasferirsi dal luogo in cui vivevano: erano stati caricati sui vagoni di un treno, con i figli piccoli». Al rientro in Italia, Antonietta si è dedicata a tempo pieno alla famiglia (da giovane aveva lavorato invece in un laboratorio tessile del paese), che le ha dato sei nipoti (tre femmine e tre maschi, di cui uno, Giuseppe, morto vent’anni fa, all’età di 38 anni) e undici pronipoti. I bambini sono sempre stati la sua gioia.

«Ai pronipoti, quando vanno a trovarla, racconta delle filastrocche, a volte diventano delle storie lunghe e impegnative, ma si ricorda tutto in maniera impeccabile».

«È sempre stata ed è tutt’ora una nonna molto solare e propositiva, sempre aperta alla vita e felice, pur avendo vissuto varie traversìe. Ama giocare con i bambini, ancora adesso, nonostante le fatiche dell’età». Non è ancora venuta meno la sua passione per le storie da raccontare ai più piccoli. «Ai pronipoti, quando vanno a trovarla, racconta delle filastrocche, a volte diventano delle storie lunghe e impegnative, ma si ricorda tutto in maniera impeccabile».

Sempre disponibile per tutti

La sua casa ha sempre avuto la porta aperta. E Tonia non avrebbe potuto fare altro che vivere qui. «Quando vede una persona entrare in casa, il suo primo pensiero è offrirle il caffè. Non è allettata, ma facendo fatica a muoversi passa le sue giornate seduta sul divano. Qui però le fa davvero molto piacere incontrare le persone che vengono a trovarla».

Fino a pochi anni fa, il compleanno di Tonia veniva festeggiato con un pranzo in un ristorante. Ora non se la sente più di uscire, ma in casa fervono comunque i preparativi per il taglio della torta. «Da giorni è elettrizzata al pensiero del vestito da scegliere e dei capelli da pettinare. Ci tiene molto, sa che ci saranno diverse persone, tra cui il sindaco». La longevità nella famiglia Franchini non è una prerogativa di Antonietta: la sorella Giuseppina, per tutti Bepa, è morta due anni fa, dopo aver raggiunto il traguardo dei 104 anni.

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