Gli alpini donano auto al Comune
Ma la burocrazia la tiene ferma 924 giorni

La vicenda che sembra paradossale è avvenuta a Colere. Finalmente il sogno degli alpini si è realizzato: da oggi il mezzo a disposizione del Comune per gli anziani. «Grazie volontari e commissario»

«Non devi provarci, devi riuscirci». È la filosofia del Gruppo alpini di Colere, quella testardaggine che ha permesso, dopo 924 giorni di tentativi mai riusciti, di donare al Comune un’ auto che potesse essere utile al trasporto degli anziani in paese. La vicenda si trascina da mesi e aveva lasciato senza parole i volontari del paese scalvino che, a causa di lungaggini burocratiche, non potevano donare un mezzo alla propria Amministrazione comunale.

«Sembrava non potesse essere possibile - spiega Aronne Belingheri, capogruppo degli Alpini - perché il Comune, che aveva affidato la gestione dei servizi sociali alla Comunità montana, non poteva intestarsi l’ auto per un servizio legato proprio a quell’ ambito. Per noi però era importante fare questa donazione: si tratta di un servizio importante per il paese e per le persone che lo vivono».

Il Comune aveva già a disposizione un’ auto, che 14 anni fa era stata donata dagli stessi alpini per lo stesso servizio, «ma che era necessario cambiare - continua Belingheri -. Il commissario prefettizio Letterio Porto si è dimostrato molto disponibile e ha trovato il modo di far quadrare tutto. Sono sorti anche problemi burocratici che però, ormai lo sappiamo, fanno parte dell’ Italia. Abbiamo già fatto anche l’ atto di donazione del mezzo davanti a un notaio perché le donazioni sopra una certa cifra devono essere certificate in questo modo».

Frutto di feste e ore regalate Il valore del mezzo, un Renault Kangoo, va oltre quello economico: «Il suo valore complessivo è fatto dalle ore che tanti volontari hanno voluto dare per l’ associazione - dice -. Il mezzo è stato acquistato grazie alle tante attività e alle feste che hanno visto gli alpini protagonisti negli ultimi anni: la cifra è stata racimolata mettendo insieme il contributo del Gruppo alpini e quello del Comitato di solidarietà del gruppo (una Onlus). L’ auto verrà usata principalmente per portare gli anziani del paese alla mensa e per riportarli a casa, oppure per accompagnare a visite e controlli chi è solo o in difficoltà. Le spese saranno a carico del Comune, alla guida del mezzo invece ci saranno i tesserati dell’ associazione che, ancora una volta, saranno a disposizione per supportare che ne ha più bisogno».

Nessun passaggio di consegne ufficiale, nessuna cerimonia: «Faremo un brindisi con il commissario, perché ce lo meritiamo - conclude Belingheri -. Questa sera (ieri per chi legge, ndr) porterò la macchina a Colere e da quel momento sarà operativa». Sui social il Gruppo alpini ha voluto ringraziare il commissario che «poteva semplicemente fare il suo dovere e traghettare un Comune commissariato fino alla prossima elezione utile, senza prendersi particolari responsabilità. E invece ha creduto in noi, non per quello che siamo o che diciamo, ma per quello che facciamo».

«Pratica complessa» «In questa situazione abbiamo dovuto affrontare una pratica burocratica un po’ complessa - spiega il commissario Letterio Porto -, ma alla fine abbiamo trovato la soluzione a tutto. Anche il notaio ci ha aiutato, e non ha voluto il compenso che gli sarebbe stato dovuto: come spesso accade quando gli alpini propongono una donazione, si avvia una catena di solidarietà da parte di tutti. In effetti c’ era l’ esigenza di procedere alla sostituzione del mezzo: Colere è un comune piccolo e con alcune fragilità. L’ auto disponibile finora aveva 14 anni e problemi di usura. Questo cambio di vetture al Comune non è costato nulla: grazie alla disponibilità degli alpini ci sarà a disposizione un’ auto nuova e si potrà anche risparmiare rispetto alla manutenzione».

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