Omicidio di Gorlago, lunedì lutto cittadino
Minuto di silenzio per ricordare Stefania

Bandiere a mezz’asta e scuole chiuse in un paese sotto choc per la terribile tragedia che ha scosso Gorlago. Intanto emergono nuovi scenari dalle indagini.

Mentre il lavoro investigativo sul delitto di Gorlago prosegue – aprendo impensabili scenari che vedrebbero Stefania Crotti ancora viva al momento del suo abbandono nei campi di Erbusco e, dettaglio ancora più pesante, nel momento in cui sono state appiccate le fiamme che hanno divorato il suo corpo – è stata fissata la data dei suoi funerali.

Lunedì 28 gennaio alle 14.30 nella parrocchiale di Gorlago si terrà l’ultimo saluto alla povera mamma, 42 anni, attirata nella trappola mortale di Chiara Alessandri, ora in carcere a Verziano per l’omicidio della rivale in amore.

La salma di Stefania tornerà in paese domenica pomeriggio e la camera ardente sarà allestita nella chiesetta di San Rocco, vicino alla parrocchiale. Lunedì, l’amministrazione comunale «facendosi interprete dei sentimenti dell’intera cittadinanza – si legge nell’ordinanza – ha proclamato lutto cittadino. Saranno esposte bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e osservato un minuto di silenzio negli uffici pubblici in concomitanza della cerimonia funebre. Chiuse le scuole primaria e secondaria di piazza Europa».

Nella giornata di venerdì sono stati fatti altri accertamenti nel garage dove Stefania Crotti è stata colpita a martellate. Un nuovo sopralluogo della scientifica di Bergamo è iniziato alle 11 di mattina all’interno del box - lavanderia della villetta di via San Rocco dove si è consumata l’efferata aggressione. Dopo la confessione di Chiara Alessandri, gli inquirenti sono tornati sul luogo del delitto e hanno cercato nuovi dettagli sulla versione della donna che nega di aver colpito la vittima con un martello. Chi indaga non ne è convinto visto che dall’autopsia sono emerse quattro ferite sulla testa di Stefania, compatibili con un oggetto appuntito.

Anche dalle 20.30 di venerdì, nella villetta di via San Rocco, i carabinieri del reparto scientifico hanno effettuato un secondo sopralluogo passando al setaccio tutta l’abitazione. È stato utilizzato il luminol, composto chimico necessario per rilevare eventuali tracce di sangue.

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