«Non faccio che pensare a lui»
Scarcerato l’investitore di Omar

Parla davanti ai giudici il 25enne di Grumello che ha investito e ucciso il 19enne Omar Dipop fuori da una discoteca a Grumello del Monte. «Ho solo sentito un botto e poi l’ ho visto a terra. Mi porterò questa colpa per tutta la vita». Scarcerato, con obbligo di dimora nella sua abitazione e divieto di uscire di casa dalle 20 alle 7 del mattino.

Sconvolto per l’ accaduto, molto provato: così si è presentato agli occhi del giudice per le indagini preliminari Marina Cavalleri , il venticinquenne di Grumello in carcere con l’ accusa di omicidio stradale per aver travolto e ucciso nella notte tra mercoledì e giovedì 8 dicembre Omar Diop, 19 anni pure di Grumello. Il gip, dopo l’ interrogatorio alla presenza del difensore del giovane, l’ avvocato Roberta Barbieri, ha convalidato l’ arresto ma applicando una misura cautelare meno grave, valutando l’incensuratezza e il contenuto dell’ interrogatorio: ha quindi disposto la scarcerazione con obbligo di dimora a Grumello e divieto di uscire di casa dalle 20 alle 7 del mattino.

«Quella sera sono stato a cena con amici: avevo bevuto tre birre medie, poi credo due sambuca - è il racconto del venticinquenne -. Ma non ho proprio visto quel ragazzo. Mi sono fermato e appena l’ ho visto ho cercato di soccorrerlo». Il tasso alcolemico riscontrato era stato inizialmente 1,88 grammi per litro (il massimo è 0,5) e poi 1,93, e questo, per la nuova legge, ha fatto scattare l’ arresto. Il difensore ha prodotto esami del 25enne fatti negli ultimi anni e tutti negativi all’ uso di alcol: per dimostrare che è stato di un episodio occasionale. «Ho sbagliato - ha detto il giovane -. Pagherò per quello che ho fatto, è giusto. Sono dispiaciuto per quel ragazzo e non so darmi pace».

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