Lutto all’istituto superiore «Lotto»
Trescore piange Paola Bonafini

«Insegnare non vuol dire riempire vasi ma accendere fuochi»: una frase che Paola Bonafini diceva e che dà l’idea della sua passione per l’insegnamento e l’importanza che dava al fattore umano.

Aveva 55 anni ed è morta domenica per un arresto cardiaco acuto. Lascia il marito Pierluigi Goggia di 62 anni, quattro fratelli: Giulia, Ottavio, Vincenzo e Vittoria e 18 nipoti. Da dieci anni insegnava matematica e fisica all’Istituto superiore Lorenzo Lotto di Trescore, referente dei Bisogni educativi speciali (Bes) e per gli alunni con Disturbi specifici d’apprendimento (Dsa) era stata anche finanziata dai fondi per il Piano operativo nazionale (Pon) per il progetto «La scuola aperta per te» riguardante sei azioni di inclusione sociale, tra cui la collaborazione tra alunni di differenti scuole. Ieri, all’interno dell’istituto diretto da Laura Ferretti, è stato condiviso questo messaggio: «Non so chi di noi ha fede. So che Paola ne aveva tanta. So che abbiamo perso un raggio di luce. Un faro, piccolo, umile e luminosissimo. So che se ne vanno sempre i migliori. A lei e per lei penso alle scritture... E penso che le Beatitudini del vangelo di Luca siano il suo ritratto... Perché i puri di cuore vedranno Dio. E, purtroppo per noi, appartengono al Cielo più che alla terra». Le amiche e colleghe la ricordano con le lacrime agli occhi: «È stata mia insegnante al Fantoni: era una persona che riusciva a trasmettere la sua passione», racconta la collega ed ex alunna Donata Minola.

«Mi ha insegnato un metodo e ci scambiavamo molte idee», sottolinea la collega Marta Ronchi. «Più che renderci conto di quello che abbiamo perso ce ne stiamo ricordando: sapevamo già il suo valore. Era il punto di riferimento per la famiglia», dicono le nipoti Silvia e Laura. I funerali si celebrano martedì alle 15 nella parrocchia del quartiere di San Paolo a Bergamo, dove viveva.

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