La marmellata? In tubetto
Raccolta boom per l’idea orobica

Otto campagne avviate dal 1° gennaio, più di 600 mila euro già raccolti. E Dreama, la startup delle marmellate in tubetto nata a Casazza grazie all’intuizione di Flavio Amaglio, che registra un vero boom con un overfunding (eccesso di offerte rispetto all’obiettivo, ndr) del 219%.

Alla base del modello di raccolta del crowdfunding l’idea che chiunque può finanziare (anche con piccole somme, un’idea che ritiene valida) ricavandone poi, se il progetto ha successo, un guadagno attraverso i dividendi o dal ricavato di un’eventuale cessione della società ad un acquirente.

E l’idea è tutta orobica: si tratta di un tubetto che offre marmellata. Oltre all’accattivante aspetto estetico, tra le caratteristiche pronte a soddisfare curiosità e gusti dei consumatori ci sono il formato in versione ridotta (cento grammi) rispetto al classico vasetto in vetro, quindi più facilmente appetibile anche dal target dei single, poi il fatto che la confettura, una volta aperta, è meno soggetta alla presenza di muffe sulla superficie, e infine non necessita di cucchiaino.

FruitAma seleziona la frutta nei mercati ortofrutticoli di tutta Italia, a seconda della stagionalità, e la trasporta nel laboratorio della Val Cavallina, dove viene prodotta la confettura di fragole, ma anche di pere e albicocche, poi intubettata nel magico contenitore.

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