Cronaca / Valle Cavallina
Domenica 20 Gennaio 2019
Il marito racconta la vita della moglie
«La mia Stefania, tra lavoro e famiglia»
«Si divideva tra gli impegni di lavoro, la famiglia, il corso di gag in palestra e le camminate all’aria aperta». Stefano Del Bello fa un ritratto della moglie Stefania Crotti, scomparsa giovedì e identificata nel cadavere trovato carbonizzato a Erbusco, nel Bresciano.
Del Bello, 44 anni, originario di Casazza e impiegato alla Gewiss, nello stabilimento di Calcinate era sposato con Stefania nel 2002. Sette anni fa era nata la loro primogenita, la bambina sabato ancora non era stata informata di quanto accaduto alla mamma. «Non le abbiamo ancora detto nulla – ha affermato Del Bello – ci affideremo ad un professionista, per il momento sa solamente che la mamma è dovuta allontanarsi per motivi di lavoro, questo è quello che le abbiamo detto fin dall’inizio». La bimba per ora è protetta dall’affetto di tutta la famiglia, che la tiene lontana dai riflettori mediatici.
La famiglia Crotti abita in un appartamento nel centro di Gorlago. Nella stessa zona, in una delle ville vicine, vivono i genitori di Stefania che in queste ore si sono chiusi nel loro grande dolore.
Il marito della vittima ripercorre così le ore drammatiche nella speranza di avere notizie da Stefania: «Sembra incredibile che non sia più qui. Non riuscivamo a spiegarci quello che le fosse capitato, non era da lei sparire così nel nulla. Senza dare spiegazioni. Non sapevamo che cosa pensare. Quando non è ritornata a casa giovedì sera ci siamo preoccupati e l’abbiamo cercata ovunque».
L’apprensione dell’uomo è salita verso le 18,30 di giovedì. «Era un’impiegata amministrativa e inizialmente pensavo che avesse avuto un impegno di lavoro imprevisto – prosegue Del Bello -. Poi la chiamata in ufficio fatta alla sua collega che mi ha detto che era già uscita, ho pensato fosse andata a fare la spesa. Alle 18,30 quando non è rientrata mi sono allarmato. Non era da lei. A distanza di 24 ore, venerdì, abbiamo saputo del corpo ritrovato carbonizzato a Erbusco. Gli inquirenti sospettavano che fosse lei, mi hanno chiesto che anelli portasse e i vestiti indossati. Già venerdì sera c’era questo sospetto, la fede nuziale è stata la dimostrazione».
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