L’operaio morto in moto lascia due figli
Giallo sull’auto pirata vista dai testimoni

La vittima dell’incidente di Adrara San Martino è Zarojanu Remus Denes, operaio di 38 anni di Castelli Calepio, originario della Romania e padre di due figli piccoli. Due giovani hanno raccontato di aver visto fuggire una Clio, il conducente avrebbe detto: «L’ho investito».

Un tragico schianto mortale fra due scooter con i contorni di un giallo ad Adrara San Martino. Proseguono le indagini dei carabinieri della stazione di Sarnico per chiarire le responsabilità sull’incidente avvenuto giovedì 13 giugno poco dopo le 22 ad Adrara San Martino, sulla strada provinciale che porta a Villongo. Uno scontro che è costato la vita a Zarojanu Remus Denes, 38enne operaio di Castelli Calepio originario della Romania e padre di due figli piccoli.

Gli inquirenti sono al lavoro soprattutto per fare luce sulla possibile presenza di un’auto, pare una Clio, guidata da un uomo di circa 45 anni. Secondo testimoni questa vettura, arrivando da Adrara San Martino verso Villongo, avrebbe investito il trenotottenne romeno sbalzato a terra dal suo scooter dopo lo scontro con una motocicletta proveniente dalla direzione opposta. Il conducente della Clio si sarebbe allontanato senza prestare soccorso ai due motociclisti feriti. Una ricostruzione, questa, che è emersa dalle testimonianze di due giovani giunti sul posto pochi istanti dopo il terribile schianto. I due avrebbero confermato di aver visto l’uomo scendere dalla propria auto un centinaio di metri dopo lo schianto e dire: «Oddio l’ho investito». Poi però, in quei tragici momenti scanditi dalle richieste dei soccorsi, auto e guidatore sono svaniti nel nulla.

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