Gare clandestine e sberleffi alla Polizia. Denunciato 19enne che mette il video su Tik Tok

Una cinquantina di giovani sorpresi su moto truccate e senza targa nella zona industriale tra Bergamo, Orio e Azzano. Diciannovenne tocca la Volante e fa un gestaccio, poi mette il video su Tik Tok: denunciato.

Incastrato da quel video su Tik Tok postato proprio per farsi beffe della Polizia e mostrare tutta la sua spavalderia. Un giovane di 19 anni di San Paolo d’Argon, è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale dopo che, domenica pomeriggio, ha mostrato il dito medio ai poliziotti della Volante intervenuti in via Campo Grande, nella zona del Centro Galassia tra Bergamo, Azzano e Orio al Serio, dove una cinquantina di ragazzi stava facendo gare clandestine in moto. Non una novità per le forze dell’ordine. Già negli anni scorsi quella zona è stata spesso utilizzata per le gare in moto: è asfaltata, c’è un lungo rettilineo ed essendo zona industriale non c’è traffico nelle giornate in cui di solito si ritrovano i ragazzi, il venerdì e sabato sera e la domenica pomeriggio.

Guarda il video postato su Tik Tok

È stata una segnalazione arrivata al 112 domenica a far scattare il controllo. Una pattuglia delle Volanti è arrivata in via Campo Grande alle 15,30 e ha trovato una cinquantina di ragazzi sugli scooter: quelli impegnati a gareggiare sono scappati, ma alcuni si sono fatti beffe dei poliziotti deridendoli e sfidandoli. Nel video si vede arrivare la pattuglia tra la folla dei ragazzi, due dei quali la seguono in moto. Quando la Volante si ferma e i due agenti stanno per scendere, uno scooter arriva fino a toccare con lo pneumatico la parte posteriore dell’auto (nessun danno alla pattuglia) poi il ragazzo si allontana lanciando insulti verso i poliziotti e alzando il dito medio tra le risate e gli incitamenti del folto gruppo di spettatori. Il video è anche condito con una colonna sonora adeguata all’«impresa».

Quello che non si vede su Tik Tok è ciò che succede dopo. Sono gli agenti che riescono a identificare la ventina di ragazzi, tra i 16 e i 23 anni tutti residenti a Bergamo e provincia, e che proprio grazie al video risalgono all’identità del diciannovenne, operaio con precedenti specifici. Per lui, oltre alla denuncia, è arrivato anche un verbale di oltre 1.200 euro. I poliziotti della Stradale, che si stanno occupando degli accertamenti amministrativi, gli hanno staccato una multa coi fiocchi: gli è stata contestata la guida senza assicurazione, la circolazione senza targa, il casco non omologato, la velocità eccessiva e l’impedimento alla guida (quando ha alzato la mano per fare il gestaccio), oltre al sequestro dello scooter. A un altro ragazzo, F. B. di 21 anni di Bergamo, è stato invece staccato un verbale di 700 euro per guida senza assicurazione e senza targa. I ciclomotori utilizzati per le gare sono infatti tutti senza targa e truccati in modo da farli correre più veloci. Gli agenti hanno anche trovato alcuni furgoni su cui gli scooter erano caricati.

Il questore Stanislao Schimera non vuole accanirsi sui giovani ma analizzare la vicenda da un punto di vista sociologico: «Cerchiamo di fare i papà e non quelli che li picchiano – spiega – anche se è un fenomeno che monitoriamo e per il quale abbiamo un occhio di riguardo. Bisogna però comprendere anche la difficoltà dei ragazzi, in questo periodo, di esprimere il proprio modo di essere. Lo definirei più un problema di educazione. Gli agenti hanno fatto un ottimo lavoro identificandone molti e denunciando il responsabile di quell’episodio che faccio rientrare nell’ambito di una ragazzata». Insomma, siamo ben lontani dalle scene viste a Taranto, ma la Polizia sta andando avanti nelle indagini per identificare anche gli altri partecipanti alle gare clandestine che si sono dileguati ma sono ben presenti sui social.

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