«Ero sicuro di portarla a una festa»
Parla l’uomo che l’ha accompagnata

Parla l’imprenditore di Seriate, complice involontario dell’omicidio di Stefania Crotti. «Una canzone di Giorgia ha convinto Stefania a salire».

Una canzone di Giorgia, la «loro canzone», una rosa e un biglietto. E poi l’insistenza gentile e sorniona di lui, l’improbabile cupìdo che ha convinto Stefania Crotti a salire su un furgone e a farsi bendare per farsi consegnare, agnello sacrificale, nelle mani della sua assassina. Lui è Angelo Pezzotta, 53 anni, imprenditore di Seriate, l’uomo chiave, suo malgrado, del diabolico piano (questa la tesi dell’accusa) di Chiara Alessandri per eliminare la rivale in amore. «Mi ha usato, mi ha usato – ripete l’imprenditore–, e ora rileggo tutta la vicenda come se fossi stato una marionetta nelle sue mani». Su L’Eco in edicola l’intera testimonianza dell’uomo.

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