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Cronaca / Valle Cavallina
Lunedì 13 Febbraio 2017
Chiesto un anno e quattro mesi
per il killer dei gatti di Trescore
L’uomo era già stato condannato lo scorso dicembre a 2 anni per stalking
Un anno e quattro mesi di reclusione. Questa la richiesta avanzata oggi nel procedimento a carico del 43enne di Trescore Balneario che deve rispondere del reato di maltrattamento e uccisione di animali. L’uomo è accusato di aver torturato e ucciso diverse gatti – sono state raccolte prove ed evidenza per cinque animali, ma il loro numero potrebbe essere molti più alto – che era riuscito a farsi dare in adozione, attraverso canali internet, da ignare affidatarie.
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Nel corso del processo Claudia Ricci, avvocato di parte civile che rappresenta l’Ente Nazionale Protezione Animali, «ha più volte sottolineato l’estrema pericolosità sociale dell’imputato e rimarcato la stretta correlazione esistente tra i maltrattamenti compiuti sui gatti e la propensione a replicare tali violenze – sotto forma di abusi psicologici – sulle persone. In altri termini, secondo l’avvocato dell’Enpa, esiste una concreta possibilità che il 43enne possa tornare a delinquere» spiega l’Enpa. L’imputato infatti era solito documentare le sevizie inflitte ai felini e inviare foto e filmati alle signore gli avevano affidato i gatti. Per questo l’uomo è stato rinviato a giudizio in un altro processo, giunto a sentenza lo scorso dicembre con una condanna a due anni per stalking. L’udienza di oggi si è chiusa con un rinvio al 1° marzo, giorno in cui sono attese le repliche della difesa
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