Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 23 Novembre 2016
Si sblocca la Paladina-Villa d’Almè
La Provincia: «Nel 2017 si parte»
L’Anas girerà i fondi a Via Tasso o si farà carico direttamente della gara. Si andrebbe così oltre i cavilli che hanno suscitato forti proteste dei sindaci
Si «sblocca» la Paladina-Villa d’Almé. La strada tecnica lungo cui procedere sarà definita dopo un ulteriore approfondimento, ma intanto sembra proprio che l’anno prossimo sarà quello giusto per progettare l’ultimo tratto della tangenziale Sud. La questione galleggiava da tempo nel limbo visto che i fondi, nella convenzione con Anas, ci sono da anni, ma non si riusciva ad avviare la pratica per un cavillo tecnico. In sostanza, la Provincia avrebbe dovuto anticipare il costo della progettazione (2,9 milioni di euro) per essere poi rimborsata dal colosso delle strade. Ma le difficoltà economiche dell’ente (e le interpretazioni tecniche della convenzione) avevano reso finora impossibile inserire quella cifra a bilancio.
Ieri l’incontro decisivo con Anas: «C’è la piena disponibilità dal Dipartimento lombardo, nel cui responsabile Giuseppe Ferrara abbiamo trovato un interlocutore serio e aperto al confronto, a rivedere quell’aspetto della convenzione in tempi brevi», spiega soddisfatto il delegato alla Viabilità della Provincia, Pasquale Gandolfi. Le modalità possibili sono due: la prima è che l’Anas giri i fondi per il progetto direttamente alla Provincia, senza bisogno che l’ente li anticipi. L’altra via presa in considerazione ieri è che sia direttamente Anas a prendere in mano la progettazione, inserendola nel proprio «quadro appalti» di inizio 2017 e bandendo una nuova gara.
Qualunque sia il percorso scelto, comunque, «l’anno prossimo si parte», dice Gandolfi. Tra l’estate e l’autunno si potrebbe finalmente quindi avere il progetto definitivo dell’opera. Passaggio fondamentale per capire come proseguire: la Paladina-Villa d’Almè, con le sue due lunghe gallerie, ha un costo preventivato di 90 milioni, ma nella convenzione con Anas ne restano a disposizione «solo» 72. «La progettazione definitiva servirà ad approfondire meglio quale sia il costo effettivo» conclude Gandolfi.
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