Cronaca / Valle Brembana
Venerdì 07 Gennaio 2022
Sanpellegrino, demolita la storica palazzina - Il video
Dopo circa mezzo secolo San Pellegrino dice addio a un suo pezzo di storia. Demolita la palazzina che nello stabilimento della Sanpellegrino ospitava uffici, mensa e infermeria. Era quella che si incontrava a inizio fabbrica, davanti a piazzale e silos.
Lascerà il posto alla Flagship Factory, progettata dall’archistar danese Bjarke Ingels a capo dello studio di architettura internazionale Big (Bjarke Ingels Group). L’area ospiterà anche gli spazi espositivi dedicati all’acqua che dovranno rappresentare uno degli elementi di attrazione turistica dello stesso stabilimento.
Nella giornata del 7 gennaio la demolizione è entrata nel vivo e dovrebbe durare fino a domenica, con lo stabilimento comunque già chiuso per le festività . Gli uffici amministrativi sono già stati traslocati nella nuova palazzina ricavata dove in precedenza c’era il teatro. In questo nuovo step è previsto anche l’ampliamento degli spazi produttivi, le linee non saranno comunque modificate.
L’intervento rientra nella più ampia operazione di trasformazione dello stabilimento, operazione da 90 milioni di euro, iniziata con la costruzione del ponte sul Brembo e del parcheggio multipiano a sud, in zona Alderò di Zogno. «La Factory of the Future è stata concepita per contribuire attivamente alla valorizzazione economica, ambientale e sociale della Val Brembana – spiega l’azienda nel sito ufficiale -. Parte dei lavori di rinnovamento sono volti a rendere lo stabilimento iconico per il brand, ma anche aperto e trasparente, per inserirsi in maniera armonica nel paesaggio e nella rete di relazioni con i dipendenti, le comunità locali e i visitatori senza tralasciare gli aspetti di sostenibilità ambientale. Infatti, i materiali locali saranno preferiti come materiali da costruzione, verranno installati apparecchi di recentissima progettazione con sorgenti Led e pannelli voltaici per l’abbattimento delle emissioni di Co2 e avverrà il riciclo dell’acqua piovana nell’ottica di tendere ad un modello di fabbrica “O water impact”».
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