Cronaca / Valle Brembana
Martedì 21 Gennaio 2020
Natura selvaggia sulle Orobie
Nasce un’oasi nella Val Parina
Il progetto Area Wilderness su 8 km nei territori di Parco delle Orobie, Dossena e Serina.
L’inaccessibile e il selvaggio hanno da sempre un grande fascino sull’uomo. Un fascino che resiste ancora oggi, in un mondo in cui la scoperta di nuovi luoghi, incontaminati e puri, dove percorrere sentieri ricchi di suggestione e fascino, è però sempre più difficile, visto la continua urbanizzazione che avanza senza tregua. Un fascino su cui il Parco delle Orobie Bergamasche e i Comuni di Dossena e Serina puntano per rivalorizzare una zona, la Val Parina, oggi appunto ancora inaccessibile, selvaggia e incontaminata.
«L’idea – dichiara Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, capofila del progetto – di valorizzare quest’area mai toccata dall’uomo è nata da Dossena, che ha coinvolto subito anche l’Ente Parco e il comune di Serina. Come parco abbiamo subito accolto l’idea, perché anche noi volevamo valorizzare la Val Parina da tempo. E abbiamo deciso di farci capofila del progetto per poter in questo modo chiedere un contributo al Gal (Gruppo di azione locale ndr), che ci è stato accordato. Un progetto da centomila euro in totale: il Gal finanzierà il 70-l’80% del totale e il resto verrà messo in parti uguali da Dossena e Serina. Il progetto prevede di risanare alcune parti di bosco, sistemare dei sentieri, mulattiere e recuperare alcune baite, oltre che realizzare della cartellonistica (poca) e poi promuovere l’area».
Zona incontaminata
La Val Parina, che si estende per otto chilometri tra Dossena, Serina, Oltre il Colle e Camerata Cornello, prenderà il nome di area wilderness.
«L’obiettivo – spiega Fabio Bonzi, sindaco di Dossena – è valorizzare la Val Parina da un punto di vista naturalistico, mantenendola incontaminata. Fondamentale è stato l’aiuto e la consulenza di Nicola Gallinaro, dottore in scienze forestali, e di Franco Zunino, creatore dell’Associazione Area Wilderness Italia, che ci stanno anche aiutando nell’iter per renderla area wilderness riconosciuta».
Barriera naturale
«La Val Parina – sottolinea Nicola Gallinaro – è quasi come fosse una barriera, è impraticabile e servono quattro ore di camminata per arrivare agli alpeggi. Quando mi hanno contattato per un progetto che la potesse valorizzare ho pensato che si potesse trasformare questo limite, se così vogliamo chiamarlo, in una risorsa. Questo luogo è un unicum della montagna lombarda, riconosciuto anche da Zunino e dall’Associazione Area Wilderness Italia. È inaccessibile, ha grande valore naturalistico, incontaminato ed è già un’area protetta di “Natura 2000” dell’Unione Europea. Quindi, renderla un’area wilderness, dove si valorizzasse già le sue caratteristiche intrinseche di inaccessibile e incontaminato è stata la decisione migliore e più sensata. Con i piccoli interventi previsti, oltre a renderla area wilderness a tutti gli effetti, potremo anche farla diventare un’opportunità per il territorio».
Un’opportunità per creare nuovo turismo e posti di lavoro. «Vogliamo sfruttarne le potenzialità – continua Gallinaro – e proporla come area di interesse nazionale e magari, perché no, nel tempo, anche europeo. Possiamo definire questo progetto un progetto di sviluppo locale che può portare a diversi occasioni in futuro: guide ambientali, visite guidate (per gruppi piccolissimi), camminate solitarie, percorsi interni in sicurezza e così via. E tutto questo, ovviamente, potrebbe creare anche posti di lavoro per le persone della zona: un fattore da non sottovalutare».
Ancora una volta, quindi, la montagna punta sulle proprie risorse per creare progetti sostenibili. «Anche noi da tempo volevamo valorizzare quest’area così unica nel suo genere, selvaggia, intatta, pura e inaccessibile – conclude Giorgio Cavagna, sindaco di Serina –. Subito abbiamo accolto la proposta di Dossena e abbiamo lavorato insieme, anche con il Parco, in sinergia completa. Realizzare un progetto che punta sull’aspetto naturalistico della zona è un’occasione per esaltare le nostre qualità di valle. E per valorizzare la natura che ci circonda
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