La Val Brembana si sta spopolando
«Si deve investire sulla viabilità»

Mai così poche nascite. Un calo record di quasi 400 persone, come se un paesino dell’alta valle fosse letteralmente sparito.Purtroppo, da un punto di vista demografico, in Val Brembana, non sembra esserci limite al peggio.

Se il 2014 era stato dipinto come l’anno nero, con una perdita di 359 residenti, il 2015 è stato nerissimo: in 12 mesi il bilancio demografico parla di meno 394 residenti. Lo spopolamento, iniziato da più di mezzo secolo, sembra accelerare. Al 31 dicembre scorso la popolazione residente ufficiale dei 37 Comuni della Valle Brembana si assestava su 42.139, contro i 42.533 di un anno prima.Nel ’61 c’erano 47 mila abitanti.

Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità montana Valle Brembana, cerca di dare una lettura ai freddi numeri che dicono come la sua terra si stia ancora più rapidamente spopolando. «Soprattutto ora si fanno ancora di più sentire le conseguenze della crisi iniziata nel 2009-2010. La gente si sposta dove ci sono lavoro e servizi. Certa montagna adesso ha bisogno di una vera politica che l’aiuti a risollevarsi».

E parte coi confronti. Non tutta la montagna si spopola. C’è l’esempio di Bolzano, definita addirittura «culla d’Italia», ovvero con un tasso di natalità più alto rispetto alla media nazionale. Ma anche aree vicine che non soffrono del pesante abbandono della Valle Brembana, come la Valle Imagna.

«Se da altre parti investimenti importanti sono stati fatti - dice Mazzoleni - da noi purtroppo non è così». Il presidente punta il dito innanzitutto sulla viabilità: «Ho letto che gli amministratori della Valle Seriana si sono lamentati della carenza di fondi per la loro terra, dicendo che finora sono andati da noi. Eppure, loro, la tramvia ce l’hanno, la galleria di Montenegrone è aperta. Da noi la variante in galleria di Zogno doveva essere pronta da tempo ma non è finita.

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