«Il pane del paese vicino è più buono»
Fermati due pensionati di Zogno

Proseguono a ritmo serrato i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, inerenti il mancato rispetto di quanto previsto dal decreto per bloccare la diffusione del coronavirus.

I controlli si sono svolti all’interno dei centri abitati e lungo le principali arterie stradali extraurbane: sono stati controllati oltre 800 veicoli per un totale di oltre 1000 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare 40 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, per l’inosservanza di un provvedimento di un’autorità, che prevede la pena dell’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità e, talvolta, dando giustificazioni alquanto fantasiose.

In particolare l’11 marzo a Bergamo uno studente universitario stato sorpreso in scooter a Ranica: alla richiesta di motivazioni, ha detto che aveva litigato telefonicamente con la propria fidanzata e la stava raggiungendo per chiarirsi di persona. A Treviglio la segnalazione di un operaio 35enne residente a Ciserano: per organizzare una festa a casa propria con un gruppo di circa amici, ha pensato bene di arrivare a Treviglio al supermercato e far scorta di liquori per un costo di circa 150 euro mentre a Zogno due pensionati hanno ammesso candidamente di trovarsi al di fuori del proprio comune solo al fine di comprare del pane perché, secondo loro più buono che non in quello del proprio paese.

A Clusone due amici 34enni, uno operaio e l’altro disoccupato, con la passione per le riparazioni meccaniche di moto da cross, si sono mossi da Azzone in Val di Scalve fino a Clusone per comprare dei ricambi per le proprie motociclette.

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