Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 14 Luglio 2021
Nell’ultima settimana leggero rialzo dei contagi di Covid in Bergamasca
La curva epidemica dopo alcune settimane di costante calo è tornata a salire anche se in una situazione di bassa incidenza. Sono i primi segnali della diffusione della variante Delta anche nella nostra provincia. Bisogna continuare la campagna di vaccinazione e tenere alta l’attenzione.
La dimensione statistica dei nuovi casi su base comunale ed il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti per la settimana dal 7 al 13 luglio evidenzia un leggero incremento dei valori di incidenza della curva epidemica, con un aumento di casi pari a 9 (-2 la settimana precedente e -43 due settimane fa), con incremento percentuale pari al 16%, contro -4% della scorsa settimana e -43% rilevato la settimana prima. La media giornaliera dei casi incidenti sale a 9 contro gli 8 la scorsa settimana (ricordiamo come fossero 25 quattro settimane fa).
Dopo diverse settimane di decrescita della curva epidemica, con una stabilizzazione su livelli di assoluto contenimento raggiunta nelle ultime settimane, i dati evidenziano, negli ultimi sette giorni, un leggero incremento della curva epidemica.
Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, sale, infatti, a 6 nuovi casi per 100.000 abitanti nel periodo in osservazione, rispetto ai valori di 5 delle due settimane precedenti, di 9 di tre settimane fa e di 16 di un mese fa. Il numero di Comuni con 0 (zero) casi incidenti (comuni con colore bianco nella mappa), scende a 205 (84% dei comuni) contro i 210 (86% dei comuni) delle ultime due settimane, i 193 (79% dei comuni) di tre settimane fa ed i 163 di un mese fa (67% dei comuni).
Residuano come ’Covid-free’, in termini di incidenza settimanale, gli Ambiti di Grumello del Monte e di Valle Imagna-Villa d’Almè.
Pur rimanendo all’interno di un quadro epidemico a bassi livelli di criticità, dovuti anche agli elevati livelli di copertura vaccinale, i primi segnali di incremento dell’incidenza rilevati anche a livello locale, coerentemente con quanto sta accadendo a livello nazionale a seguito della circolazione della variante Delta, impongono una nuova attenzione.
Fondamentale risulta infatti, oltre al costante tracciamento dei casi e al rispetto delle misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale, ribadire l’importanza della copertura vaccinale, in particolare rispetto al completamento del ciclo.
Come richiamato anche dall’Iss è necessario, infatti, raggiungere un’elevata copertura vaccinale, con il completamento dei cicli di vaccinazione, come detto, per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, in particolare se sostenuti da varianti emergenti con maggior contagiosità.
A livello provinciale, grazie allo sforzo di tutti gli attori del sistema sanitario, sociosanitario e sociale del territorio bergamasco e agli alti livelli di responsabilità dei cittadini, i livelli di copertura a livello provinciale sono alti. L’ultima valutazione di copertura complessiva (sulle sole prime dosi) evidenzia infatti il raggiungimento di una quota pari all’ 89.2% del target teorico da raggiungere per l’immunità di gregge (che, ricordiamo, è rappresentato dal 70% della popolazione generale) (dato aggiornato al giorno 11 luglio 2021). Tuttavia, lo sforzo prodotto non è sufficiente per garantire una situazione scevra da rischi di un nuovo innalzamento della curva. Ribadiamo con forza che la copertura reale si ottiene solo quando il ciclo vaccinale è completo sui singoli soggetti (1.a + 2.a dose).
In sintesi, la situazione complessiva dell’epidemia in provincia di Bergamo evidenzia una curva epidemica ancora posizionata su bassissimi livelli di incidenza, ma con iniziali segnali di crescita che, seppur timidi, sono da tenere nella dovuta attenzione.
Le non lontane (temporalmente) situazioni di cluster territoriali localizzati, e soprattutto la presenza della variabile Delta, tracciabile nella nostra provincia intorno al 30% delle genotipizzazioni sui casi positivi, ci devono tuttavia far ricordare che il rischio di possibili importanti risalite della curva epidemica è sempre presente. Ricordiamo che la variante Delta è il 50% più contagiosa della variante Alfa, a sua volta il 50% più trasmissibile del ceppo arrivato da Wuhan, già mutato, nel febbraio 2020.
Ribadiamo nuovamente, pertanto, oltre alla fondamentale rilevanza di completare i cicli vaccinali, l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare -e far rispettare- rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica, lavaggio delle mani, etc.), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti ed ai luoghi pubblici, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio (mense, bar, ristoranti, negozi, etc.).
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