Cascata di ghiaccio di 200 metri
La sfida più ambita dai climbers - Foto

É forse la cascata più ambita dagli ice climbers, gli appassionati di arrampicata su ghiaccio: 200 metri di verticale mozzafiato, fino al 5° grado di difficoltà nella scala canadese.

Siamo in Val d’Ancogno, una laterale della Valle Stabina, verso Valtorta. a circa 1.900 metri di quota. Con la famosa «Spada di Damocle», ovvero la cascata di 50 metri che pende da un anfiteatro a Valleve, rappresenta sicuramente una delle sfide più belle per gli alpinisti del ghiaccio. Ma da ormai sei anni la «Spada» di Valleve non si forma, per troppa siccità. Il primo a salirla fu Simone Moro nel 2000, poi Yuri Parimbelli nel 2006. La poca acqua del torrente impedisce però alla cascata di crearsi ogni inverno.

È allora la «Overlook hotel» di Valtorta la cascata oggi di maggiore richiamo per tutti. Così battezzata dai primi che la scalarono, la coppia Tiraboschi-Sonzogni, richiamando un edificio immaginario, principale luogo di ambientazione del romanzo Shining di Stephen King.

Gerardo Bettinelli, 53 anni, operaio di Clanezzo, e l’amico Mauro Bozza, 35 anni di Almenno San Salvatore, l’hanno affrontata nei giorni scorsi. Si raggiunge dopo due ore di cammino poco prima di arrivare all’abitato di Valtorta. In Val d’Ancogno si apre così lo spettacolo della cascata: un muro a più salti di 200 metri che, Gerardo (habitué di imprese legate alla montagna, lo scorso settembre arrivò in vetta del Coca salendo con la bicicletta in spalla) e Mauro hanno conquistato in circa un’ora e mezza.

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