Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 22 Dicembre 2021
Bergamo, il grazie ai benemeriti: «Esempi di generosità, coraggio e dedizione» - Video
Il Consiglio comunale di Bergamo si è riunito in seduta straordinaria mercoledì 22 dicembre al Teatro Donizetti per la consegna di cinque medaglie d’oro e dieci benemerenze a cittadini e gruppi che si sono distinti per il loro impegno nella comunità. Il video completo della cerimonia.
La città di Bergamo ha premiato le sue eccellenze: cittadini e gruppi che con il loro impegno, passione e generosità hanno contribuito alla valorizzazione della comunità. Mercoledì 22 dicembre al Teatro Donizetti, nel Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria per la premiazione, il sindaco Giorgio Gori e il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota hanno consegnato cinque medaglie d’oro e dieci civiche benemerenze 2021.
Ad aprire ufficialmente la cerimonia è stato Ferruccio Rota: «L’amministrazione – ha spiegato in un passaggio del suo intervento – premia l’impegno, la passione, la generosità e la tenacia che persone e associazioni hanno profuso per la cura e la valorizzazione della nostra comunità attraverso diversi percorsi ed esperienze . In una società globalizzata, e quindi complessa, segnata da notevoli frammentazioni di interessi e diffuse conflittualità, risultano illuminanti e importanti tutti i gesti e testimonianze di solidarietà umana, tutte le azioni responsabili assunte nello scorrere della vita quotidiana, l’impegno onesto nel proprio lavoro, inteso anche come contributo alla crescita sociale e culturale della comunità, da parte di ogni cittadino, associazione, impresa e istituzione, alla ricerca del bene comune».
Dopo l’intervento di Rota, quello del sindaco Giorgio Gori che, parlando dei premiati, ha detto: «Davanti a noi, ad ispirarci e a darci forza, abbiamo l’esempio delle donne e degli uomini che tra poco andremo a premiare. Persone che hanno fatto cose importanti per Bergamo, ognuno nel suo campo. Modelli di generosità, di dedizione e coraggio. Nessuno di loro ha ottenuto ciò che si prefiggeva senza fatica, nessuno ha avuto la strada spianata. In ambiti diversi – da quelli della cura e della solidarietà a quelli dell’impresa e della cultura, dalla politica e della giustizia – ognuno ha affrontato difficoltà e le ha superate, contribuendo alla crescita e al prestigio della comunità. Per questo ci sono d’aiuto. Le loro storie comunicano positività e fiducia, esattamente l’antidoto che ci serve contro l’incertezza che torniamo a respirare in queste ore».
Le medaglie d’oro sono state assegnate a Claudio Bonfanti, storico presidente dell’associazione amici di Aretè, al magistrato Nicola Preteroti, alla Mensa dei Frati Cappuccini «Padre Alberto Beretta», all’imprenditore e Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli e all’ex sindaco Franco Tentorio. Le civiche benemerenze invece sono state assegnate a: Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani, il coro «Gli Harmonici», Maria Mencaroni Zoppetti, Giorgio Berta, Giorgio Frigeri, l’associazione Piccoli Passi per, l’associazione Sconfinando, l’associazione genitori Atena, Mauro Gelfi, alla memoria di Giovanna Pesenti, storica commerciante del centro di Bergamo recentemente scomparsa.
MEDAGLIE D’ORO
Claudio Bonfanti
Claudio Bonfanti ha dedicato la sua vita al bene comune. In particolar modo negli ultimi anni è noto il suo impegno per una società attenta alle persone in svantaggio sociale, alla sostenibilità ambientale, alla crescita culturale della cittadinanza, alla visione complessiva dell’agire umano come comunità di persone in cammino. Bonfanti, nella sua veste pubblica, è stato presidente dell’associazione amici di Aretè un socio attivo di Slow Food Bergamo, per diversi anni presidente del Biodistretto Sociale, volontario settimanale al Disnà, promotore politico dell’agire civico dei cittadini e molto altro. Nello spazio privato padre e nonno premuroso, amico sincero, tifoso e abbonato dell’Atalanta sin da bambino, costantemente presente al Teatro Donizetti e per Bergamo Jazz e molto molto altro per tantissimi cittadini.
Nicola Preteroti
Nicola Preteroti, inizialmente Commissario della Polizia di Stato, successivamente Magistrato, è stato assegnato alla Procura di Bergamo nel 2017 e si è immediatamente distinto per la grande professionalità e competenza. II suo arrivo nella Procura della nostra città fu fortemente voluto da Walter Mapelli, già procuratore capo, per la sua specializzazione in particolare nei reati finanziari. Una materia tecnica cui Preteroti sapeva dare anima. Colpire la criminalità nel punto nevralgico, il denaro, e riportare risorse nelle casse dello Stato, era il fine per il quale conduceva indagini tanto complesse.
Il pm Preteroti aveva iniziato a Lecco l’inchiesta su un ampio giro di evasione fiscale, scoprendo poi, dopo il trasferimento a Bergamo, che c’erano agganci anche nel suo nuovo territorio di competenza. A lui si deve anche una delle prime inchieste sulla voluntary disclosure, la riemersione di capitali nascosti. Nonostante i pochi anni nella Procura di Bergamo, la sua scomparsa è da molti riconosciuta come una grave perdita per la città, in un momento in cui, con le conseguenze che la pandemia avrà anche sul mondo economico, il suo contributo sarebbe stato importante.
Apprezzato da tutti i suoi colleghi, come dal personale amministrativo e dalla polizia giudiziaria, Preteroti riconosceva al lavoro del magistrato anche un alto valore simbolico, riconsegnare ai figli un mondo migliore, di quello ricevuto dai padri.
Ha svolto il suo lavoro con passione e amore sino alla fine dei suoi giorni; dalla sua stanza dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove era ricoverato, aveva seguito la sua ultima inchiesta con un giro di prodotti petroliferi di contrabbando per un’evasione di alcuni milioni di euro. Bergamo perde una figura di valore, non solo un magistrato capace e tenace, ma pure un uomo attento, sempre disponibile e aperto al confronto. Bergamo era la città che aveva scelto, dove sono nate le sue bambine, e dove la sua famiglia continua a vivere, una città che voleva libera dai tentacoli della nascente criminalità organizzata e per la quale si è impegnato sino all’ultimo.
Mensa dei Frati Cappuccini “Padre Alberto Beretta”
La mensa dei poveri nella comunità dei Frati Cappuccini intitolata a Padre Alberto Beretta, medico missionario in Brasile e fratello di Gianna Beretta Molla, proclamata santa da Giovanni Paolo Il nel 2004, nasce nel 1958 ed è oggi coordinata da fra Riccardo Corti.
Offre, tutti i giorni, il pasto a più di 120 senza dimora con picchi di 170, durante i mesi più duri del Covid. Con Fra Riccardo vi è una numerosa squadra di volontarie e volontari che aiutano nella distribuzione dei pasti e nelle pulizie della mensa. Numerosi soprattutto i giovani che scelgono di svolgere volontariato presso la mensa dei Cappuccini.
Si chiede la Medaglia d’oro per il silenzioso servizio gratuito per la città che risponde ad un’urgenza della nostra comunità.
Domenico Bosatelli
Domenico Bosatelli, imprenditore e Cavaliere del Lavoro, ha esportato nel mondo la nostra migliore capacità creativa e produttiva.
Nata con l’avvento delle materie plastiche nel 1970, Gewiss rappresenta infatti un’eccellenza mondiale del settore elettrotecnico che conta oltre 1.500 dipendenti, un fatturato annuo di circa 350 milioni di euro, siti industriali e filiali commerciali in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Germania, Inghilterra, Svizzera, Ungheria, Turchia, Romania, Belgio, Polonia, Egitto e Emirati Arabi Uniti, Cina e Cile e agenzie e distributori in più di 100 paesi nel mondo.
Traguardi di grande prestigio che Domenico Bosatelli ha perseguito e raggiunto con grande professionalità e determinazione, mantenendo fede ad una filosofia che lui stesso sintetizza efficacemente in tre punti: “fare azienda a beneficio di collaboratori, azionisti e Stato; scegliere lo sviluppo come costante della gestione; fare ogni cosa in ogni momento al meglio.”
La scelta recente di investire in un importante progetto di riqualificazione urbana – Chorus Life – che prevede la realizzazione di un quartiere avveniristico, innovativo e green, in cui la residenzialità si sposerà con attività commerciali, divertimento e benessere, rappresenta una sfida ambiziosa che Domenico Bosatelli ha coraggiosamente intrapreso e da cui la nostra città potrà trarre certamente benefici urbanistici, economici e sociali.
Oggi, dopo cinquant’anni di prestigiosa carriera, i principi imprenditoriali, l’etica, i valori e il metodo di lavoro votato all’innovazione e all’eccellenza che il Cavalier Bosatelli ha sempre espresso, sono un esempio per le nuove generazioni che vogliono fare impresa e un vanto per Bergamo e il suo territorio.
Franco Tentorio
Nato a Bergamo il 5 Gennaio 1945, si laurea nel 1967 in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano e intraprende la professione di commercialista a Bergamo.
Diviene consigliere comunale di Bergamo nel 1970 come rappresentante del Movimento Sociale Italiano, venendo riconfermato in ogni successiva elezione e diventando nel 1999 Vice Sindaco di Bergamo. Nel 2009 viene candidato Sindaco di Bergamo ed eletto al primo turno con il 51,41% dei voti.
Siede poi in consiglio fino a Maggio del 2019. La sua esperienza presso il Comune di Bergamo, durata ininterrottamente per 49 anni, segna un record di longevità amministrativa nei capoluoghi italiani.
CIVICHE BENEMERENZE
Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani
L’attività benefica ed assistenziale della Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani è di ampio respiro e si accompagna a iniziative culturali e di recupero del patrimonio artistico e storico locale.
La Fondazione Vittorio Polli ed Anna Maria Stoppani nasce infatti nel 2009 con la finalità di perseguire nel tempo le attività benefiche ed assistenziali volute dai fondatori e per fornire un sostentamento economico al Museo della Valle di Zogno. Le attività principali sono indirizzate verso l’assistenza agli anziani, alle donne, ai bambini ed alle persone in difficoltà con particolare riguardo per quelle presenti nel territorio bergamasco. Il progetto più recente è “Ora aiutiamo” che ha lo scopo di distribuire generi alimentari non deperibili a persone disagiate. Raccoglie cibo e materie prime da aziende e donatori vicini alla Fondazione, integrandoli di volta in volta con il necessario per poter fornire tre settimane circa di sostegno alimentare di base e alcuni prodotti per l’igiene personale.
Dal 1° Marzo 2020 a fine ottobre 2021 sono stati distribuiti pacchi alimentari utili per preparare circa 88.000 pasti singoli (incluse le prime colazioni), aiutando 30 famiglie ed oltre 120 persone; 6 affitti sono stati pagati ad altrettanti nuclei familiari o a singoli individui bisognosi; 35 Kit scolastici completi sono stati donati ad alunni indigenti; 20 pc sono stati acquistati per studenti meritevoli.
Nel settore culturale, particolare interesse per Bergamo riveste l’accurato recupero di Palazzo Polli Stoppani, già Casa Alberghetti, restituito alla città.
Il Palazzo è stato inaugurato, dopo un accurato restauro, nel 2018 con la mostra «L’incanto Svelato, da Tiepolo a Manzù» sviluppata assieme a Fondazione Cariplo ed alla Fondazione della Comunità Bergamasca evento che in poco tempo ha portato 15.000 visitatori in Città Alta. Al primo piano sono attualmente presenti una sala multi-funzione galleria/concerti ed altre sale polifunzionali adattabili a diversi utilizzi; qua vengono ospitati dai 4 ai 6 concerti all’anno sempre con ingresso gratuito mentre Il primo piano viene prestato ad altre fondazioni e/o enti culturali per le loro presentazioni, lavori o progetti di raccolta fondi.
Come ulteriore offerta culturale si annoverano mostre temporanee, una galleria visitabile con pregevolissime opere d’arte, e l’archivio epistolare del Maestro Gianadrea Gavazzeni, consultabile su prenotazione. Inoltre la Fondazione sostiene l’Associazione Casa Autismo, il Festival Pianistico Internazionale, l’Alzheimer Caffè, l’Associazione Agatha’ onlus,la Fondazione della Comunità Bergamasca, il Premio Bergamo e l’Asilo di Città Alta.
Il Coro «Gli Harmonici»
Il coro GLI HARMONICI di Bergamo nasce nel 2006 come naturale espressione di esperienze dei bambini/ragazzi e delle bambine/ragazze tra i 6 e i 14 anni che hanno svolto un percorso musicale nell’Istituto Comprensivo Muzio che dall’anno 2001 garantisce progetti, laboratori e strumenti per implementare lo studio e la diffusione musicale sonora e canora. Un valore pedagogico importante che nasce in ambito scolastico, con l’avviamento strumentale per gli alunni della primaria, dalla classe terza in su e diventa rete di inclusione e di condivisione per le famiglie, il territorio, i quartieri e la città. Un percorso didattico che avvicina giovani e famiglie alla musica come propulsore privilegiato di valori culturali, artistici e sociali. Per i quartieri di Colognola, Villaggio degli Sposi e Grumello al Piano la scuola a indirizzo musicale è ed è stata una risorsa e un investimento importante del territorio a sud della città. Proprio attraverso la musica numerosi bambini e bambine in età scolastica primaria e secondaria hanno avuto l’opportunità di crescere insieme e di creare momenti di condivisione a tema musicale, di approfondire le proprie competenze musicali, scoprire i propri talenti, imparare ad ascoltare e lavorare in gruppo.
Una passione che nasce nella scuola e che continua nel Coro GLI HARMONICI composto da oltre 50 ragazzi e ragazze, tra i 7 ed i 27 anni, suddivisi in Coro di «Voci Bianche» e Coro «Giovanile». Di strada il gruppo ne ha fatta molta dal 2006: numerosi i riconoscimenti e premi aggiudicati in concorsi nazionali ed internazionali, sia nelle categorie “Cori di Voci Bianche” che «Giovanile». Fin dalla fondazione, GLI HARMONICI sono diretti dal maestro Fabio Alberti, al quale, in qualità di Direttore, sono stati riconosciuti premi speciali in occasione di numerosi eventi: da evidenziare il premio come «Miglior direttore» al XXVII Concorso corale Internazionale di Verona {2016).
Anche la pandemia non ha fermato i cori, è possibile ascoltare alcuni brani dai video pubblicati per il Coro Voci Bianche e Coro Giovanile, il Maestro Fabio Alberti ha infatti continuato a far cantare insieme a distanza per continuare ad essere gruppo e per non mollare mai.
Maria Mencaroni Zoppetti
Nata a Perugia, laureata in Filosofia Morale presso l’università cittadina, è stata docente di ruolo presso istituti superiori di Perugia e di Bergamo e provincia, dove vive dal 1970.
Ricopre dal 2006 la carica di presidente dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo; è vicepresidente della Fondazione Bergamo nella Storia-Museo delle Storie di Bergamo; membro della commissione toponomastica del Comune di Bergamo; socio accademico dell’Ateneo veneto; membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione G. Pesenti Calvi di Alzano.
Nel ritenerla degna della benemerenza civica pensiamo alle sue qualità di storica seria e preparata nell’indagare la storia bergamasca, nonché alle qualità relazionali espresse per tessere in città fruttuose sinergie sul piano culturale, ma soprattutto:
• all’originalità e spessore delle proposte e attività culturali (curatela di mostre, convegni), di ricerca, di comunicazione ed editoriali a lei ascrivibili già dal 1985 in qualità di operatrice culturale del “Gruppo Guide Giacomo Carrara”, poi dal 1997 come coordinatrice all’interno dell’Ateneo, e infine come presidente dello stesso dal 2006;
• alla dedizione intensa e generosa sul piano della ricerca, della capacità organizzativa e della fattibilità delle azioni culturali intraprese e coordinate, sempre a titolo gratuito;
• allo sguardo scientificamente attento alle psicologie collettive, alla sensibilità ed alla mentalità religiosa, alla gente comune e alla vita quotidiana; sguardo che attraverso una seria analisi della documentazione storica - scritti di ogni genere, documenti figurativi, reperti archeologici, documenti orali, fotografie, utensili di vario tipo...- contribuisce ad approfondire e far conoscere aspetti sociali ed umani che hanno marcato la storia della comunità bergamasca;
La sensibilità affettuosa verso Bergamo e l’attività rigorosa di studio espresse da Maria Mencaroni Zoppetti costituiscono un significativo arricchimento, per i bergamaschi e non solo, nel comprendere la propria storia fatta di attitudini e di relazioni oltre che di gesta, e di questo le siamo grati.
Giorgio Berta
Giorgio Berta, stimato commercialista, socio fondatore dello Studio BNC, esperto di consulenza e assistenza contabile e fiscale di società di capitali, titolare di numerosi incarichi presso il Tribunale di Bergamo, professore a contratto presso l’Università di Bergamo, è dal 2016 Presidente della Fondazione Teatro Donizetti.
In questi ultimi anni, come Presidente della Fondazione, Giorgio Berta è stato una guida esemplare nel coordinare i lavori di restauro del Teatro Donizetti. La sua professionalità, unitamente ad una grande dedizione, hanno consentito di portare a termine quest’importante impegno rispettando i costi iniziali stabiliti, e valorizzare al meglio il teatro cittadino trasformandolo in un luogo accogliente, moderno, in linea con le più recenti normative di sicurezza e con l’obiettivo di rappresentare uno spazio di aggregazione culturale e sociale vivibile tutto l’anno.
Giorgio Frigeri
Giorgio Frigeri ha dedicato la sua lunga e prestigiosa carriera professionale alla Banca Popolare di Bergamo e a UBI Banca.
Conseguita la laurea, inizia la sua carriera con ruoli di crescente responsabilità: Direttore Generale nel 1992; Consigliere di Amministrazione con deleghe e Componente del Comitato Esecutivo dal 2000 al 2003; membro del Consiglio di Gestione di Ubi Banca e Vice Presidente del Consiglio di Gestione di Ubi Banca; Presidente della Banca Popolare di Bergamo nel 2014, dopo 55 anni da quel primo giorno.
Da sempre attento alle necessità dei più deboli con l’obiettivo di aiutare il prossimo e accompagnarlo a costruire percorsi finalizzati a ricostruire opportunità di vita dignitosa nel contesto sociale, Giorgio Frigeri è socio fondatore dal 1986 dell’Associazione Opera Bonomelli, oggi Fondazione Opera Bonomelli di cui è presidente dal 2019, e Presidente dell’opera San Vincenzo negli anni 90, continua il Suo impegno a fianco dell’ente pubblico con progetti e interventi innovativi.
Per la dedizione e la passione con cui Giorgio Frigeri ha contribuito alla crescita della Banca Popolare di Bergamo preservando e valorizzando, nel solco della tradizione, il suo profilo d’indipendenza, territorialità, solidità patrimoniale, valorizzazione delle risorse umane e professionali e in particolare per l’impegno costante in ambito sociale e in servizi legati al contrasto della povertà e della grave emarginazione.
Piccoli Passi Per
Piccoli Passi Per è un’associazione di volontariato che opera nel campo della salute mentale. Quest’anno ricorre il venticinquesimo anno dalla sua costituzione. E’ nata nel 1996 da un piccolo gruppo di familiari di sofferenti di disagio psichico che; attraverso l’auto mutuo aiuto, avevano acquisito una maggiore capacità di convivenza con la difficile quotidianità della malattia ed una maggiore consapevolezza dei loro diritti.
Da qui la volontà di assumere come familiari un ruolo nuovo, attivo, di unire le forze per favorire una migliore qualità di vita delle persone con sofferenza psichica, tutelarne i diritti di cittadinanza, sostenere la famiglia, incentivare la cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Consapevoli che alla complessità e multi fattorialità dei bisogni delle persone con disagio psichico si possono dare risposte adeguate solo attraverso Reti di Cura e Sostegno, dove cura sta per prendersi cura della persona nella sua unicità e interezza.
L’associazione opera principalmente nel territorio che afferisce all’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXII e agli Ambiti 1 e 2 , con il passare del tempo ha però esteso la propria attività ad altre realtà a livello provinciale. L’attività dell’assoclazione si articola in progetti condivisi con i servizi psichiatrici e sociali, con altre associazioni di volontariato e con varie realtà del territorio. La comune finalità dei progetti consiste nel favorire percorsi per l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disturbi psichici attraverso l’individuazione e la costruzione di nuove forme di accoglienza e inclusione. L’impegno dell’associazione si svolge su più livelli: dalla partecipazione al tavoli territoriali, agli incontri nelle scuole, all’organizzazione di eventi e convegni, alle numerose attività volte a sensibilizzare e contrastare lo stigma della malattia mentale che si manifesta a livello sociale.
Associazione Sconfinando
L’Associazione Sconfinando è nata nel settembre 2014 come frutto del lavoro decennale del suo staff nel mondo dell’immigrazione, attraverso l’associazione italo-albanese Alba.
L’associazione offre ai suoi iscritti una serie di fondamentali servizi utili a facilitare e accompagnare - anche nella mediazione con le istituzioni pubbliche- la richiesta di rilascio e rinnovo dei permessi e della carta di soggiorno, di cittadinanza, di ricongiungimento familiare, di assegni sociali e invalidità civile, di affidamento minori, di disoccupazione. Inoltre, l’associazione si adopera per l’orientamento delle nuove matricole universitarie, la realizzazione di corsi di lingua albanese per i minori albanesi in Italia e numerose iniziative a carattere culturale.
Un altro fronte di impegno è l’assistenza ai numerosi casi di bambini albanesi ricoverati presso l’ospedale Giovanni XXIII, seguiti sia nella fase iniziale dell’accettazione che durante la degenza ospedaliera, tramite visite periodiche, raccolta di vestiti e giocattoli, disbrigo di incombenze e di piccole spese. In questo ambito, l’associazione ha collaborato con istituzioni quali la Casa del Sole, Casa di Leo, Suore Spagnole, Associazione Micaela Onlus.
In stretta collaborazione con i servizi sociali dei Comuni bergamaschi e lombardi ha prestato supporto a numerose donne maltrattate e sfruttate aiutandole nel denunciare la situazione dentro le mura di casa e nel chiedere protezione al fine di ricominciare una nuova vita con i loro figli. Negli ultimi anni, a fronte dell’aumento dell’immigrazione minorile (i minori non accompagnati) e grazie alla collaborazione con il Consolato Albanese e Kosovaro di Milano insieme alla Comunità Don Milani, ha è lavorato intensamente per identificare questi giovani, la loro provenienza e la reale situazione familiare.
Sin dall’anno 1996 con la cooperativa Ruah sono stati accolti i flussi immigratori dall’Albania, offendo sostegno ed orientamento agli immigrati che sbarcavano dalle navi; nel progetto “FEI” è stata offerta la mediazione in lingua albanese, spagnolo e inglese presso la Questura di Bergamo, Milano e presso la Prefettura e i centri di accoglienza.
Nel 2015 Sconfinando è stata partner del Comune di Bergamo nel Progetto Biennale “Sentieri di Libertà” offrendo supporto di mediazione culturale ai detenuti nella Casa Circondariale di Bergamo, progetto che continua ancora oggi.
L’associazione, composta prevalentemente da donne, si fonda sull’apporto volontario dei propri soci.
Associazione genitori ATENA
II 16 maggio 2012, viene fondata a Bergamo l’Associazione Genitori Atena che svolge un’attività di prevenzione del disagio giovanile nelle sue molteplici manifestazioni: droga, alcol, bullismo, cyberbullismo, gioco d’azzardo, disturbi alimentari e psicologici.
I dati del dipartimento delle dipendenze, a Bergamo e provincia, sottolineano l’incidenza e la gravità dei casi e l’abbassamento ad 11 anni dell’età del primo comportamento a rischio.
Nel contempo, si evidenzia la difficoltà di condivisione di tali problematiche con le figure genitoriali, depositarie della prima educazione dei minori. Da qui la necessità di trovare un efficace raccordo tra scuola, famiglie, minori e figure sociali del territorio per promuovere un’apertura all’ascolto reciproco, per creare una corresponsabilità educativa finalizzata al ben-essere dei ragazzi.
L’Associazione Genitori Atena nasce con questa missione ed auspica che prevenzione e sani stili di vita entrino nella quotidianità attraverso la collaborazione con scuole, oratori, comuni, istituzioni, e l’informazione/formazione dei genitori. Le figure di riferimento dei percorsi progettuali sono psicoterapeute e psicologhe formate sia dal Dipartimento delle Dipendenze dell’ ASST dell’Ospedale Giovanni 23° di Bergamo, sia con formazione psicoanalitica sia costruttivista. In risposta ai bisogni emersi in Bergamo e provincia, nasce il servizio “Atena Ascolta” condotto da una psicoterapeuta dell’associazione Atena, per offrire a genitori, figli e persone con problemi di alcol, droga, gioco d’azzardo, bullismo, ansia, panico, disturbi alimentari e abuso nell’uso del web, occasioni e stimoli per leggere i propri vissuti, anche i più dolorosi, alla ricerca di un rinnovato equilibrio psichico.
Dal 12 dicembre 2020 l’associazione cambia la sua denominazione in Associazione Atena.
Giovanna Pesenti
Già titolare del negozio «Calze e compagnia bella» con sede in Via Tiraboschi 55, fondatrice e membro direttivo dell’Associazione Bergamo Vive, cui fanno capo i commercianti del centro di Bergamo, per lunghi anni ha collaborato e operato attivamente alla promozione e organizzazione di iniziative volte a vivacizzare il centro cittadino.
Persona positiva e propositiva, Giovanna si è contraddistinta per il suo costante lavoro nel valorizzare il commercio di vicinato di Bergamo, impegnandosi nell’ampliamento e nelle attività della sua associazione, e affiancando il DUC nelle sue attività, in particolare nei recenti lavori di riqualificazione di Via Tiraboschi, dove la sua attività ha tutt’ora sede, facendo da collettore delle esigenze dei diversi esercenti con pacatezza e comprensione.
Per tutti questi motivi il DUC propone e incoraggia il conferimento della civica benemerenza all’amica Giovanna Pesenti, affinché il suo esempio di impegno costante e gratuito per il bene comune, affiancato alla sua attività di commerciante, svolta con serietà e indiscussa professionalità, possano essere pubblicamente riconosciute, diventando esempio per le nuove generazioni e affezionato ricordo per chi l’ha conosciuta.
Mauro Gelfi
Laureato presso l’Università degli Studi di Milano in Storia del Risorgimento, cultore della materia per la cattedra di Storia economica dell’Università di Bergamo e socio fondatore del Centro interdipartimentale di Storia della Svizzera «Bruno Caizzi» dell’Università degli Studi di Milano, Mauro Gelfi ha curato e gestito, nel 1997, la riapertura, dopo 19 anni di chiusura, del Museo storico della città di Bergamo. Dopo la nascita della Fondazione Bergamo nella Storia ne è stato il direttore fino al 2010, data della sua scomparsa.
«Storia, educazione e patrimonio culturale» sono tre tematiche su cui Mauro Gelfi ha a lungo riflettuto nel corso del suo lavoro, prima come conservatore del Civico Museo del Risorgimento di Bergamo, poi come direttore della Fondazione Bergamo nella storia. La gestione di più complessi monumentali, sedi operative della nuova Fondazione, l’ideazione e il coordinamento di progetti culturali strettamente connessi alla mission dell’istituzione museale e concepiti in rete con altre realtà, l’elaborazione di strategie per comunicare con i differenti pubblici (dalla scuola materna all’università della terza età), ponevano continue sollecitazioni che Mauro traduceva in riflessioni e nuovi input lavorativi. A lui si deve l’impianto museale cittadino così come lo conosciamo oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA