Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 03 Luglio 2019
Dopo l’afa arrivano pioggia e grandine
Forti temporali in Bergamasca
Gli esperti lo avevano preannunciato: dopo l’ondata di caldo in arrivo piogge forti e grandine. Le prime avvisaglie a Valleve e Oltre Il Colle, ma anche Rovetta e Clusone. In serata la pioggia è arrivata anche in città.
Pioggia forte e grandine in Bergamasca: le prime avvisaglie di un cambio meteo e di temperature è arrivato nel pomeriggio di mercoledì 3 luglio nelle Valli. Temporali con grandine hanno colpito in particolare la Valle Brembana, Valle Taleggio e Valle Seriana: forti piogge miste a grandine a Valleve e Oltre Il Colle ma anche a Clusone e Rovetta. In città per tutto il pomeriggio invece si è continuato a soffrire per l’afa e le temperature elevate: in serata però è arrivata l’attesa rinfrescata. Non sono stati registrati danni.
Anche il Centro meteorologico lombardo avverte: «Entro la serata di oggi, mercoledì 3 luglio 2019, attendiamo lo sviluppo di temporali localmente di forte intensità, specie in sede padana e pedemontana.
«Il lento processo di respingimento del promontorio di matrice nord-africana dall’Europa Centrale da parte del flusso zonale atlantico, perseguitato dall’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso le Isole Britanniche, culminerà la sua (apatica) attività entro la sera/notte tra oggi e giovedì – spiegano gli esperti del Centro meteorologico lombardo –. Sarà questa la “finestra” utile per l’innesco di celle temporalesche localmente intense nel catino padano, dove persiste una notevole quantità di energia potenziale per la convezione (espressa localmente, solo in piccola parte, lunedì 1 luglio)».
Da giovedì 4 luglio, un nuovo tentativo di isolamento di una circolazione fresca ad ovest della Penisola Iberica determinerà un progressivo rinforzo della stabilità nel comparto del Mediterraneo, sottoponendo il Nord Italia a correnti anticicloniche dai quadranti nord-occidentali. Osserveremo dunque tempo in prevalenza soleggiato, con temperature pomeridiane al piano ancora abbastanza elevate (attorno ai 34/35°C) ed eventuale instabilità pomeridiana relegata ai monti.
Don’t panic. Non durerà molto e non sarà abominevole come la settimana scorsa. Da sabato sera nuove infiltrazioni umide da ovest rinnovando instabilità diffusa a partire dai settori alpini, con calo termico apprezzabile probabilmente già da domenica.
«L’intero comparto a sud delle Alpi è tutt’ora costretto alla quiete da una circolazione tendenzialmente anticiclonica alle medie quote, nonché dalla persistenza di strati d’aria inibenti nei primi 2-4km di troposfera, un vero e proprio “coperchio” che arresta lo sviluppo verticale delle termiche (bolle d’aria surriscaldata che salgono dai suoli), eredità della possente iniezione sahariana dei giorni passati – spiega il Centro meteorologico lombardo –. A partire dal pomeriggio una moderata ondulazione ciclonica da occidente determinerà un lento ma inarrestabile processo di erosione di questi strati stabili. Contemporaneamente, la forte spinta radiativa diurna inizierà a bussarli con vigore dal basso, in particolare dove il viaggio è più breve, ossia a partire dai rilievi. Entro sera questa tensione sarà massima«.
«Stante l’assenza di un sistema frontale, disperso oltralpe, il catino padano sarà letteralmente abbandonato a sé stesso, nel senso che l’evoluzione pomeridiano-serale (che terminerà nella notte su giovedì) è pressoché impredicibile alla modellistica numerica, palesemente affatturata dalle cinquanta sfumature della termodinamica. È un po’ come pizzicare dolcemente un palloncino con uno spillo e domandarsi quando (e se) lo vedremo scoppiare. L’esperienza, ad ogni modo, ci suggerisce che è un gioco dall’esito probabilmente esplosivo. Per questa ragione il senso di questo avviso è quello di prepararsi, potenzialmente, a una fase temporalesca molto severa, che potrebbe trovare massima espressione nelle ore serali (o al più tardo serali) in fascia pedemontana e padana centrale» prosegue.
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