Cronaca / Val Calepio e Sebino
Domenica 21 Maggio 2017
Strani giri notturni in bicicletta
Preso con 200 chili di rame rubato
Nei guai un cinquantenne che ha prelevato il materiale in un cantiere. Un residente si è insospettito e dalla sua segnalazione è scattato l’allarme.
È stato visto passare per strada, diretto a casa sua, una prima volta in bicicletta intorno alle 23,30, con una pesante matassa bianca di cavi elettrici; poi fare il percorso inverso pochi minuti più tardi; infine ritornare una seconda volta verso casa con un’altra matassa di cavi poco prima di mezzanotte. Tanto è bastato per attirare l’attenzione e i sospetti di un residente di Predore, che a quel punto ha segnalato le insolite manovre ai carabinieri: e alla fine degli accertamenti – e dopo un paio d’ore di «assedio» fuori dall’abitazione – per A. M., marocchino di 52 anni di Predore, sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato di 200 chili di cavi di rame.
Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri del radiomobile di Clusone che, grazie alle indicazioni del testimone, ha individuato l’abitazione del marocchino: al loro arrivo la luce era accesa, ma appena hanno bussato, tutto è stato spento e nessuno ha risposto, nonostante numerosi tentativi.
Alla fine, dopo quasi due ore, i carabinieri hanno visto gettare da una finestra sul retro tre matasse di cavi in un canale sottostante e, a quel punto, il marocchino ha aperto. In casa aveva una quarta matassa e, grazie anche a un’altra testimonianza, i militari hanno individuato come luogo del furto un cantiere edile in via Predore a Sarnico: i cavi sarebbero stati strappati dal quadro elettrico delle attrezzature.
«Erano appoggiati su un bancale, il quadro non aveva cavi collegati: ho preso cavi usati», ha invece sostenuto il marocchino, ammettendo così il furto. L’arresto è stato convalidato con la misura dei domiciliari, il processo è stato aggiornato al 12 giugno per sentire la versione del titolare del cantiere.
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